Little Brother è il titolo del romanzo con cui il canadese Cory Doctorow ha scalato nel 2008 la vetta delle classifiche di vendita, e che è in lizza per l'attuale edizione del premio Hugo (qualcuno dice con ottime possibilità di vittoria), ma la fortuna del libro non si ferma qui. E' già stato trasposto a teatro, con uno spettacolo che è in scena all'Athenaeum Theatre di Chicago. In un possibile futuro, potrebbe anche diventare un film, grazie all'opzione appena acquistata dal produttore Don Murphy, già coinvolto in progetti quali Natural Born Killers, La Lega degli Uomini Straordinari, Transformers.
Little Brother (non ancora pubblicato in Italia) racconta la storia di Marcus, un diciassettenne hacker di San Francisco che, insieme agli amici, passa gran parte del suo tempo in giochi di realtà virtuale. Durante una delle loro sessioni, nel mondo reale il Bay Bridge viene fatto esplodere da un gruppo di terroristi. Sospettati dell'attentato, i ragazzi vengono sequestrati e sottoposti a un duro interrogatorio da parte del dipartimento per la Sicurezza Interna. Ben presto Marcus e i suoi compagni scoprono che l'attentato è stato organizzato da forze governative ostili, con l'obiettivo di instaurare un regime oppressivo basato sul terrore e sulla negazione dei diritti civili. I ragazzi si ribellano attraverso una guerriglia clandestina combattuta sul versante informatico.
Il romanzo ha subito suscitato l'interesse dei responsabili della Griffin Theatre Company, i quali hanno affidato a William Massolia l'adattamento teatrale del testo e a Dorothy Mine la regia dello spettacolo, che ha debuttato il 14 giugno scorso. Il risultato è una piéce provocante e intelligente, basata su un allestimento scenico ridotto all'osso che lascia spazio all'immaginazione degli spettatori. Secondo le critiche, lo spettacolo dà il meglio di sé nei duri confronti tra i ragazzi e la Sicurezza Interna, nell'evocazione dell'orribile attacco terroristico, e nelle appassionanti discussioni sui fini politici che una società può perseguire e sui mezzi per conseguirli. Meno convincente risulterebbe la parte "tecnica": se per gli appassionati e i tecnofili termini quali RFIDs, Paranoid Linux e public-key encryption sono di uso comune, per il resto del pubblico hanno lo stesso significato di un testo in greco classico. Inoltre nell'adattamento sono andati persi alcuni riferimenti di background, il che rende lo spettacolo più ostico da seguire per chi non ha letto il romanzo.
Ciononostante la piéce ha una potenza evocativa notevole, in un'epoca come la nostra di alta tecnologia e terrorismo. Soprattutto i più giovani si immedesimeranno facilmente nei personaggi, che si muovono seguendo il classico motto: "Non fidarti di nessuno che abbia più di 25 anni!".
Negli stessi mesi in cui lo spettacolo teatrale era in fase di allestimento, Doctorow stava contrattando la vendita dei diritti cinematografici del romanzo. L'annuncio ufficiale arriva proprio dallo scrittore: "Ho aspettato mesi per poterlo dire, mentre lavoravamo, e ora finalmente posso: Don Murphy ha acquistato i diritti di opzione per un film tratto da Little Brother! Ne ho parlato a lungo con Don, e lui è fiducioso del fatto che, se il film verrà fatto, renderà piena giustizia al libro. Tanto che mi ha garantito un posto da consulente per essere sicuri che il film riuscirà bene".
Doctorow ha ricordato che acquistare un'opzione significa solamente che un produttore possiede i diritti in esclusiva per quell'opera, che poi può essere proposta a uno studio, a un regista, a un attore, a uno sceneggiatore. Non è detto che un'opzione si traduca automaticamente in una produzione, ma è vero che ogni film realizzato nasce da un'opzione acquisita. Se la realizzazione di una versione cinematografica di Little Brother non è pertanto sicura, è certamente più probabile rispetto a qualche mese fa.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID