Surrogates, prossimo film fantascientifico prodotto da Touchstone Pictures, è in avanzata fase di post produzione in vista dell'uscita, prevista in Italia il 5 gennaio 2010. Per l'occasione la Touchstone ha rilasciato sul web il primo trailer ufficiale, tutto azione e adrenalina. E non poteva essere diversamente visto il protagonista principale, un certo Bruce Willis.
La vicenda si svolge in un prossimo futuro in cui gli esseri umani vivono in totale isolamento nelle loro abitazioni e interagiscono con l'esterno solo attraverso i Surrogati, robot antropomorfi a cui sono collegati neuralmente, e mediante i quali vanno a lavoro, giocano, amano, si divertono. E commettono crimini. Pertanto anche i poliziotti sono ormai dei surrogati. Il film racconta proprio le vicende di un agente di polizia, Willis, che si trova alle prese con qualcuno che inizia a eliminare i Surrogati. Quando però gli omicidi dei robot diventano troppi, l'agente sarà costretto a lasciare la propria casa e a investigare di persona, in un mondo che ormai non è più abituato ad attraversare.
La trama rimanda parecchio a certe atmosfere alla Philip K. Dick. Il realtà si tratta dell'ennesimo adattamento di un graphic novel, The Surrogates, scritto da Robert Venditti, illustrato da Brett Weldele e lanciato dalla Top Shelf Production nel 2005. Questi albi hanno riscosso un buon successo, dovuto anche all'approfondimento sulle tematiche sociali e psicologiche. L'adattamento è stato curato dalla coppia Michael Ferris e John D. Brancato, già autori degli ultimi due film della serie Terminator, mentre sulla seggiola del regista si è seduto Jonathan Mostow (U-571, Terminator 3).
Nel cast, oltre al sempre scatenato Willis che torna alla fantascienza dopo L'esercito delle 12 scimmie, Armageddon, Il quinto elemento, presenti anche Rosamund Pike (Doom), Radha Mitchell (Pitch Black, Silent Hill) e Ving Rhames (Dawn of the dead, i vari Mission: Impossible). Il film sembra interessante per il tema affrontato; occorrerà capire se sia riuscito a mantenere almeno in parte la profondità di analisi del fumetto, anche se il trailer non lascia molte speranze.
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