La leggenda su come nacque il videogame Final Fantasy la conosce probabilmente qualsiasi persona con una Playstation uno, due, tre: il famoso game designer Hironobu Sakaguchi si presentò nel 1986 dal padrone della Nintendo Shigeru Miyamoto con l'idea del videogioco: se avesse avuto successo, bene, sennò sarebbe stata la fine della sua società, l'allora Squaresoft (oggi Square-Enix), e la fine del suo lavoro. Non per niente il gioco si chiamava Fantasia Finale. Benissimo, sappiamo tutti come sia andata a finire: un successo inarrestabile in Giappone, poi la consacrazione mondiale con quello che viene definito (non a torto) il capolavoro della saga, nonché killer application per Playstation X, ovvero Final Fantasy VII, a cui si aggiungono un film per il grande schermo di dubbia qualità, un'infinita (quella sì) serie di gadget e naturalmente sequel.
Nell'aprile 2010 è prevista l'uscita del nuovo capitolo della saga, Final Fantasy XIII, il primo a sbarcare sulle console di nuova generazione. A quanto pare la Square-Enix ha pensato veramente di fare le cose in grande, forte delle decine di milioni di copie vendute della sua creatura più fortunata. Infatti, come è già possibile vedere dalla foto allegata all'articolo, cartelloni pubblicitari volti a tappezzare i grattacieli che costellano il paesaggio delle maggiori città californiane stanno spuntando con quasi un anno di anticipo dall'uscita ufficiale del videogioco.
In effetti il progetto che sta dietro è di dimensioni ciclopiche: il Final Fantasy che l'anno prossimo uscirà per PS3 e Xbox 360 è solo una parte della cosiddetta next generation del gioco stesso. La particolarità sarà data dallo sviluppo contemporaneo di altri videogiochi a esso paralleli con storie, personaggi e ambientazioni diverse, ma sempre riconducibili all'universo del gioco principale. Il progetto, chiamato Fabula Nova Crystallis, consterà in tutto di tre videogiochi giocabili su varie piattaforme: oltre al già citato XIII, ci saranno Final Fantasy Versus XIII sempre per Playstation 3 e Final Fantasy Agito XIII per PSP e cellulari. Da un punto di vista narrativo (per quanto poco ancora si sappia sulla trama in sé) il Versus sarà una sorta di sequel della storia del XIII, mentre Agito il prequel, anche se la storia è ancora per lo più avvolta nel mistero.
Una cosa pero è accertata dai video che girano in rete: l'ambientazione non sarà marcatamente fantasy come negli ultimi capitoli della saga, ma avrà una forte impronta fantascientifica come in Final Fantasy VII e il sistema di combattimenti abbandonerà le novità introdotte dall'ultimo capitolo uscito per Playstation 2, tornando al caro vecchio combattimento a turni (viene da chiedersi che senso abbia fare nuovi capitoli per nuove consolle se poi i personaggi combattono ancora come nel 1986... ma i gusti son gusti...).
Che dire? La Square ci ha sempre abituati benissimo. Per quanto il leit motiv di ogni appassionato della saga su qualsiasi forum della Terra sia "sì, questo Final Fantasy era bello, ma non come il VII, e poi mamma mia 'sti combattimenti a turno non si reggono più!", ogni due-tre anni stiamo lì dal nostro rivenditore di fiducia a comprare l'ennesimo capitolo della saga e a smanettarci per un numero infinito di ore per rafforzare i personaggi, comprare armature, acchiappare Guardian Force e infine goderci l'immancabile scena del bacio tra i due protagonisti con sottofondo il tema musicale del videogioco che subito dopo andremo a scaricare ancora commossi. Speriamo che la tradizione si mantenga e che questa nuova generazione abbia portato a tre videogiochi mediocri invece di uno magari imperfetto, ma immancabile.
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