Delos 15: Robert Sheckley
Robert Sheckley:
un profilo
Una breve introduzione a Robert Sheckley, per chi vuole approfondire la conoscenza di questo personaggio unico nel panorama della fantascienza.
di Luigi Pachì
Per noi di Delos intervistare Sheckley ha rappresentato una tappa davvero importante
nel nostro percorso amatoriale. Se non ci foste stati voi lettori, così numerosi,
non sarebbe neppure mai accaduto. Ma questo è il bello di Internet: la grande rete
esiste, è una realtà tangibile, e fin quando potremo cercheremo di esistere anche noi con
puntualità e con il meglio del panorama internazionale della science-fiction.
Su Robert Sheckley pensiamo sia il caso di soffermarci un po' di più per presentarvelo
in tutta la sua poliedricità. Primo perchè si tratta di uno dei nostri autori preferiti,
secondo perché non facendo parte delle nuove leve nate con il cyberpunk (vedi i vari Gibson, Sterling, Rucker) vorremmo essere sicuri di farvelo apprezzare fino in
fondo.
Robert Sheckley è una figura geniale che nell'ambito della fantascienza letteraria
ha dato moltissimo al genere paradossale e satirico, a partire dalle sue molteplici
storie apparse nel periodo della Social SF sulla rivista americana Galaxy.
Nel saggio Le Frontiere dell'Ignoto (Saggi Nord, 1977), Vittorio Curtoni - che intervisto sempre su questo numero - lo
mette in luce come uno tra i migliori nomi nuovi degli anni '50. Robert Sheckley
mostra capacità inventive uniche ed una causticità ineguagliabile. Sheckley appare
un uomo schivo e sufficientemente misterioso, e dietro questa sua immagine sono in molti
a riconoscere in lui il maestro del paradosso nella Science Fiction letteraria. Tra
i commenti più rilevanti ricordo quello di Sergio Solmi che considera il suo tipico
"gusto delle situazioni morali" come una delle cose migliori in assoluto nel panorama della
SF, giustificando così pienamente anche le sue graffianti bordate di beffarda eccentricità
che diluiscono ma non offuscano le sue effusioni di più risentita ironia (La Grande Enciclopedia di fantascienza,
Volume 11. Ed. Del Drago, 1982).
Sheckley
nasce a New York nel 1928 da genitori russi e, dopo aver conseguito la laurea, si
dedica alla letteratura fantascientifica a partire dal 1952, quattro anni dopo il
suo ritorno dalla guerra di Corea. In lui è riscontrabile quella disperazione naturale,
forse già evidente in autori come Harrison, Bester e, più tardi, Ballard, Dish e Spinrand.
Il suo debutto avviene sulla rivista Imagination
con il racconto "Final Examination" e poco più tardi diviene ospite fisso di Galaxy.
essendo la sua produzione fertilissima adotta svariati pseudonimi: Finn 'O Donnevan,
Phillis Barbee e Ned Lang. Galaxy, diretta in quegli anni dal recentemente scomparso Horace Gold, ospita il Nostro assieme ad altri grandi come Alfred Bester e Frederick
Pohl, in quanto il filone della "social science fiction" è in un momento particolarmente
favorevole. Sheckley farà delle apparizioni anche su The Magazine of Fantasy and SF,
ma in maniera molto sporadica. Ancora oggi Robert Sheckley ricorda con calore i bei
momenti in cui Horace Gold richiedeva continuamente sue storie da pubblicare.
Nei romanzi
di Sheckley è implicita una aggressiva critica del costume americano nonché delle
tendenze razziste. La disperazione viene mischiata all'apprezzamento per il sesso,
all'amore per gli altri popoli e ad un humor spesso tagliente che spinge alla riflessione.
Ma proviamo ad analizzare alcune delle sue produzioni: In "A Ticket to Tranai" (Un Biglietto per Tranai)
si immagina un'indipendente rivoluzione sessuale. L'eroe si ribella al sistema che
prevede la sospensione dell'animazione delle mogli, di estrema inutilità al marito,
tranne che per qualche ora alla settimana, come vuole la regola.
L'impresa "Amore S.p.A." di "Pilgrimage to Earth" (Pellegrinaggio alla Terra)
fornisce, invece, belle donne appositamente condizionate per innamorarsi autenticamente
di un cliente qualsiasi.
Queste sensazioni esasperate, che esagerano gli aspetti del quotidiano, vengono elaborate
concretamente da Sheckley e sono spesso presenti nella sua produzione. Può accadere
che l'umorismo appaia talvolta come interesse primario, senza però fare perdere di valore la trama fantascientifica. E' il caso di "The Lifeboat Mutinity" (Salvataggio Pericoloso)
e "One Man's Poison" (Ricompensa Adeguata).
Nel primo caso l'intelligenza meccanica di una scialuppa è stata progettata per i
bisogni di una razza rettiliana estinta, e quando due uomini si fingono morti la
scialuppa li espelle in mare, non prima però di aver letto loro il servizio funebre
cosmico. Nel secondo caso, sempre due uomini, simili ai precedenti, vengono a trovarsi affamati
in un magazzino extraterrestre dove vi è del cibo, vi sono delle sostanze velenose
e una cosa chiamata Trasporto del Super Cliente. Tra queste alternative, i due si
apprestano a mangiare il Trasporto del Super Cliente, l'unica cibaglia ingurgitabile
in quello strano supermercato. A proposito di questo racconto Kingsley Amis scrive
nel suo saggio del 1962 Nuove Mappe per l'Inferno
(Ed. Bompiani) il seguente commento: "Meglio di qualunque altro, questo esempio di
fantascienza di idea pura serve come prova, in quanto gli esperti del genere gradiranno
immediatamente la sua ingegnosità ed eleganza, mentre coloro il cui studio è soltanto limitato si dorranno di non essere illuminati e di vedersi presentati degli pseudo-problemi
anziché dei problemi".
Nell'antologia A.A.A Asso
vi sono delle chicche stupende: nel racconto Fantasma Quinto
incontriamo Ferngraaum che si presenta così: "Vede, io faccio il mediatore di beni
immobiliari. Sa com'è, compra un pianeta, vendine un altro, ne cavi da vivere...".
La chiave lassiana
è un altro racconto spassosissimo dove incontriamo il paradossale Produttore Gratuito
Meldgiano.
Lo humor di Sheckley rasenta la perfezione inventiva, producendo vere e proprie sciccherie
letterarie. Ottimo l'esempio del Robot-postino che, essendo programmato solo per
la funzione di porta lettere, non salva il cercatore morente nel deserto a cui consegna una lettera d'auguri per il suo compleanno, ed inoltre non accetta da esso la
sua disperata missiva con richiesta d'aiuto perché sprovvista di francobollo.
Nel 1974 John Carpenter ha realizzato uno dei suoi film meno conosciuti dal grande
pubblico intitolato Dark Star.
In questo bellissimo film ci sono atmosfere e personaggi che ricordano perfettamente
quelli rappresentati narrativamente da Robert Sheckley. L'alieno a forma di palla
e la bomba parlante sono solo due questi. Nel nostro paese Mondadori ha pubblicato
nel 1979 una raccolta di storie a fumetti realizzata da Bonvi e dal cantautore Guccini
intitolata Storie dallo spazio profondo,
già iniziate nel lontano '69. Anche in questo caso gli autori hanno pescato a piene
mani dalle idee e dai personaggi shekleiani come dice lo stesso Guccini nell'introduzione:
"... Bonvi ne approfittò saccheggindo bassamente alcun fra i più grandi scrittori d FS Quelle storie sno una vera e propria antologia del furto... anche fonte di
querele se qualcuno me le attribuisce."
Il critico Sam Lundwall
(SF: What it's All About)
scrive di Scheckley quanto segue: "Egli eleva le sue fantasticherie ai bizzarri universi
di Franz Kafka e Boris Vian. Perchè sotto il suo humor assurdo egli è mortalmente
serio. ha qualcosa da dire, un'idea, un concetto, ed usa l'assurdità per presentarlo al lettore".
Un'altro bell'esempio riguarda il racconto Scacco Matto
dove Sheckley riesce a rendere caotico il gioco di riflessione e concentrazione per
eccellenza. Due flotte, rappresentanti il Bianco ed il Nero, sono una contro l'altra.
I CCP, sofisticati calcolatori determinano la posizione svantaggiosa di una delle
due flotte. Si crea così una situazione d'attesa determinata dal fatto che la flotta
in svantaggio non attacca in quanto verrebbe sicuramente sconfitta, mentre la flotta
in vantaggio, per paura di svolgere qualche manovra errata, non si arrischia. Ci
si viene a trovare così in una situazione allucinante per chi sa di aver perso e la follia
imperversa col passare dei giorni. Sarà proprio questa follia che farà agire l'equipaggio
in modo improvviso, scoordinato, sorprendendo la spietata logica del CCP avversario, che verrà beffato sconfitto dal "caos". In questo racconto, come ha avuto modo di
constatare il critico Renato Giovannoli, Sheckley manifesta ancora una volta la convinzione
che un calcolo strategico basato sulla massimizzazione degli utili conduca di fatto all'incapacità di agire.
Vi è poi da aggiungere che la SF non è mai stata tanto banale ed elementare di quando
abbia tentato di accostarsi al sesso. Solo la Social SF ci presenta qualche lavoro
ben fatto, e solo pochi riescono a non cadere nel sentimentaloide. Tra questi figura
ovviamente Robert Sheckley che ci fornisce due ottimi esempi con il già citato "Pilgrimage
to Earth" e con "Grey Flannel Armor" (L'Armatura di Flanella Grigia).
Un gioiello a parte di speculazione fantastica è "The Seventh Victim" (La Settima Vittima),
che nel 1965 ispirerà il film di Elio Petri La Decima Vittima.
Riallacciandosi a quanto afferma il critico Lundwall, di piu' recente produzione vi
è il racconto "Can You Feel Anything When I do This?" (Il Dottor Zombie e i suoi Piccoli Amici Pelosi)
nel quale Sheckley costruisce una storia dove il confine tra creazione di forme di
vita, dietro esperimenti di un pazzo scienziato, e le ragioni intrinseche per le
quali ognuno ha diritto di vivere, senza diritto assoluto e senza riserve, porta
a comprendere la folle psicologia del personaggio principale. "Ci sarà bene qualcun'altro, al
mondo, a pensarla come me. Chiedo a lui di riprendere la lotta, di diventare un guerriero
contro il suo stesso genere, di opporsi agli altri individui come si opporrebbe a
un incedio devastatore...."
Sempre di produzioni recenti, nella sua antologia Ritorno nell'Universo,
Sheckley si presenta con sfaccettature diverse rispetto al suo modo di narrare del
passato. Sembra quasi che il racconto che scrive sia una cornice alla sua cultura
generale, una cornice dove gli è permesso di spaziare e di scrivere di personaggi
storici importanti ed epoche passate. "The Resurrection Machine" (Dispositivo Resurrezione)
parla di simulacri addirittura tirando in ballo Marco Tullio Cicerone e le sue teorie
anti Epicuree sostenitrici dell'esistenza di dei nello spazio con sembianze umane,
anche se prive di corpo, nonché Michail Bakunin, padre dell'anarchia dei tempi moderni. In "Death Freaks" (Ghiribizzi di Morte)
si modella un Inferno nel quale le persone arrivano aprendovi gli occhi, attese da
un cosiddetto Impresario, successivamente muoiono all'interno dell'Inferno stesso
e si risvegliano ancora attese dall'Impresario in un loop senza fine. In questo racconto
del 1988, Sheckley presenta in questa ambientazione svariati personaggi che hanno fatto
la storia, da De Sade a Leopold von Sacher-Masoch, da Poe a Victor Hugo e via dicendo:
Baudelaire, Mallarmé, Rimbaud, Gaudi, Piranesi, Mirò, Debussy, Dumas, Balzac, Flaubert, Montaigne ecc...
Come ai vecchi tempi in questo racconto si possono ritrovate battute classiche sheckleyane
del tipo: "Dove sono? All'Inferno? Sia ringraziato il cielo, credevo di trovarmi
a Jersey City!". Oppure, durante un ennesimo risveglio dinnanzi all'Impresario un
solo commento: "Devo ammettere che la camera mortuaria è molto più in ordine dell'ultima
volta..."
Di genere ben più classico va segnalato anche il racconto "Khasara". Qui risalta un
ottimo dialogo iniziale tra Brodsky, soldato semplice dal Q.I. pari a quello dei
geni ed il suo Comandante, nonché il rapporto che si instaura tra Brodsky ed il Tenente
Muckerjee durante la missione verso Khasara, un bizzarro pianeta che vogliono diventi
parte dell'Alleanza. Su questo mondo il Signore del Pianeta, sorteggiato ad intervalli
regolari deve vedersela con i nuovi arrivati proprio l'ultimo giorno che ricopre
la carica. Lo spirito del racconto è riassumibile in questo passaggio:
- Priorità assoluta - dichiarò - Liberate la linea.
Attese finché la rete di trasmissione non fu completamente sgombra prima di formulare
il suo annuncio. - Nave aliena in avvicinamento nel nostro spazio aereo. Si prega
di comunicarlo a chiunque non sia interfacciato in questo momento con la rete di
trasmissioni biologica. Da questo momento è attivato il sistema di Difesa A. - Si girò verso
Denton. - Questo dovrebbe bastare.
- Non le sembra importante dire chi è? - osservò il Primo Ministro.
- L'avevo completamente dimenticato - Aftenby afferrò di nuovo il ramo. - E' il vostro
Signore che parla. Aftenby. Il governatore del pianeta, come forse ricorderete. Debitamente
eletto dal Sorteggio dello scorso anno.
Un'ultima citazione da questa antologia la merita "Klaxon". Qui Sheckley scrive nei
panni della protagonista che riesce a fare da interprete con un popolo di scarafaggi
ed aiutare i propri superiori della Flotta a condurre una trattativa con questo particolarissimo gruppo alieno.
L'antologia Ritorno nell'Universo
viene introdotta come l'opera del Nostro in cui si mescolano in modo brillante e
corrosivo science fiction e fantasie alla "Sheckley". In svariati modi di proporsi,
dal racconto a tesi al paradosso surreale, egli rimane saldamente in testa all'ipotetica
classifica di chi sa scrivere con misura, aggressive, pungenti e fulminanti storie
fuori dai consueti stereotipi della fantascienza più tradizionale.
Il suo periodo più produttivo rimane però quello iniziale che lo ha visto lavorare
specialmente per Horace Gold. Successivamente non solo limiterà la sua produzione
quasi a zero, ma girando il mondo (negli anni sessanta) concederà alle sue idee nuovi
e opposti punti di vista. Infatti nei suoi romanzi Mindswap (Scambio Mentale)
e Dimension of Miracles (Il Difficile Ritorno del Signor Carmody),
senz'altro uno dei più spassosi romanzi da lui scritto, Sheckley elimina completamente
l'idea, o meglio l'illusione che l'uomo possa controllare in qualche modo il suo
destino: tutti i mondi sono uguali e tutti i mondi non valgono nulla.
E' proprio questa la conclusione a cui Robert Sheckley mira e che ideologicamente
ci presenta un personaggio della letteratura americana affascinante, che l'appassionato
di fantascienza deve per forza conoscere ed apprezzare. Ai nostri lettori che vogliono avvicinarsi a Sheckley (pubblicato in Italia da Mondadori)
consiglio caldamente di leggere almeno l'antologia A.A.A. Asso, Il difficile ritorno del signor Carmody, Scambio mentale
e Opzioni.
Il presente testo può essere letto in linea o
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