E' l'uomo che intende riportare in vita suo padre, prima o poi. Si chiama Ray Kurzweil e ha inventato il nostro presente sotto molti aspetti. Inoltre parla spesso del nostro futuro. Sarà per questo che Barry Ptolemy, giovane sceneggiatore e produttore, ha deciso che è arrivato il momento di raccontare al mondo una figura così straordinaria. Ne è venuto fuori un documentario, Trascendent Man, che è insieme un racconto in prima persona sulla vita di Kurzweil e una straordinaria finestra sul nostro futuro. E' stato presentato in questi giorni al Tribeca Film Festival di New York.
Ptolemy, al suo esordio come regista, ha scelto un approccio decisamente soft: dare un taglio divulgativo alle teorie di Kurzweil (la cui summa è raccolta in The singularity is near), nel tentativo di avvicinare il pubblico al concetto di Singolarità. Kurzweil sostiene da tempo che la tecnologia si sta evolvendo in maniera tale che presto ci consentirà di trascendere i nostri processi biologici, rendendo malattia e morte un retaggio del passato. Perciò l'uomo non si deve lasciare spaventare dal progresso, anzi lo deve abbracciare e (letteralmente) inglobare dentro sé stesso, dando vita a un nuovo essere bio-tecnologico.
Se pensate che Kurzweil stia dando i numeri, non vi preoccupate, non siete i soli. Ma l'inventore americano non si è mai scoraggiato, anzi – in barba ai suoi denigratori – sta preparando un film (The Singularity is Near: A True Story About the Future) in cui sono meglio illustrate le sue teorie.
Nel frattempo, per iniziare a familiarizzare con la figura, ecco di seguito il trailer di Trascendent Man e una breve intervista a Barry Ptolemy e Ray Kurzweil.
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