— Potrebbe essere un’idea, anche se…Il cellulare squillò. Era Davide.— Noi siamo già qui e vi stavamo aspettando. Avete problemi a raggiungerci? — Stefano guardò l’orologio, vide che l’orario dell’appuntamento era passato da dieci minuti esitò un attimo e poi rispose. — No, arriviamo. Credo che sia più utile parlare tra noi che seguire piste immaginarie.— Piste immaginarie?— Lascia perdere. È che non abbiamo trovato nulla di rilevante.
— Come sempre — concluse Davide interrompendo il contatto.
Stefano e Colette si mossero per raggiungere gli altri.
Avevano preso delle stanze all’Albergo Nazionale in modo da usarlo come base delle operazioni. La loro schermatura sarebbe terminata presto, approssimativamente tra meno di trentasei ore. Al passaggio del led dal colore verde a quello rosso, era obbligatorio allontanarsi dalla zona di apparizione e tornare veloci alla centrale dell’agenzia. Allo spegnimento del led, nulla avrebbe più protetto un operativo e i falsi ricordi dell’esistenza della città sarebbero diventati veri.
Davide aveva organizzato per la mattina dopo la spedizione dei campioni finora raccolti; un auto della CCA si sarebbe trovata al casello dell’autostrada alle dieci e li avrebbe portati da lì fino alla centrale.
— Domani proseguiremo con le riprese. Qualcosa abbiamo già fatto oggi, ma domani ci dedicheremo tutta la giornata. Ho stilato il programma dei luoghi da riprendere, in modo che fra un mese, quando noi o qualche altra squadra tornerà per ripeterle, avrà il compito facilitato. Poi toccherà al laboratorio cercare le differenze — disse Davide prima di attaccare le penne al ragù che aveva nel piatto.
Lorieri si guardò in giro. Nella sala da pranzo c’erano solo altre due persone, probabilmente rappresentanti in viaggio che si erano fermati a Merzate credendola, in buona fede, una tappa usuale dei loro giri. Si erano piazzati nei due tavoli più lontani e non sembravano in grado di sentire i loro discorsi; solitari e silenziosi, facevano da contrasto al loro tavolo da sei.
— Non si preoccupi, Lorieri. Non badano a noi. Ci siamo spacciati come una troupe che sta girando un documentario sui luoghi termali del Nord Italia e continueremo a farlo.
Il militare ignorò Davide e guardò Stefano.
— Cosa ne pensa, Danelli? — gli chiese a voce bassa.
— Che siamo in presenza di una apparizione come le altre.
Lorieri lasciò la forchetta nel piatto. — Non è la risposta che volevo sentire. Lei è il più esperto qui, forse è uno dei più esperti in Italia. Voglio sapere se ha trovato qualche elemento concreto o se stiamo ancora muovendoci alla cieca.
Stefano non rispose subito e questo spinse Davide a intervenire.
— Lo sa che avremmo bisogno di più uomini e di più mezzi. Siamo di fronte a qualcosa che potrebbe esistere dagli inizi della civiltà umana e che solo ora possiamo studiare in maniere sistematica grazie alla tecnologia. Fino a ora, storicamente, solo pochi individui avevano sospettato questi fenomeni, pochi individui molto fortunati o particolarmente dotati.
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