Girarono per Merzate, visitando alcuni negozi e, all’occasione, scambiando qualche parola con gli abitanti. A parte una generale scarsa attività, non si notava nulla di strano. Acquistarono anche dei souvenir, che Stefano imbustò e mise via nella valigetta che portava con sé, anticipando che l’domani avrebbero dovuto organizzarsi per mandare tutti i campioni alla centrale. — Speriamo sempre di ottenere dei dati certi controllando il decadimento radioattivo degli oggetti provenienti dalla zona del fallout di apparizione, ma le letture non sono mai costanti. A volte troviamo qualcosa che ha un’età non coerente con il resto che lo circonda, ma è difficile senza sapere come era la situazione prima dell’apparizione di una città. E il fatto che con il passare dei giorni gli stessi oggetti tendono a modificare l’esito della lettura, non ci facilita il compito. Tutto si uniforma alla nostra realtà. L’unica è andare a far schermare gli oggetti e sperare di avere abbastanza campioni da fare confronti statistici.Colette scosse la testa.— Mi pare che la teoria sia che la città modifica in parte la materia già esistente e in parte la sostituisce.— Potrebbe.— Non sembri convinto.
— In realtà abbiamo vaste collezioni di reperti e di campioni, schermati e no, ma non sappiamo realmente cosa farci. Non capiamo cosa fare per analizzarli a dovere e trovare delle risposte. E per come sono messe tutte le agenzie del mondo sia a livello di fondi che di personale, dubito che le cose cambieranno.
Colette abbassò lo sguardo e Stefano fu sul punto di scusarsi, indeciso se farsi riprendere dalla sconfortante consapevolezza che stavano facendo tutto inutilmente o persistere nel caricare i mulini a vento; poi la sua attenzione si rivolse verso una coppia che stava percorrendo la via trascinandosi dietro due trolley e con un depliant in mano. Gli sembrava che avessero tutta l’aria di turisti che cercavano di orientarsi; quarant’anni lui, un poco più giovane lei. Non era impossibile che ci fossero dei turisti, in teoria richiamati da delle terme che non esistevano fino a pochi giorni prima, ma la cui influenza sul reale già esistente si allargava inesorabile; però ci si poteva chiedere cosa ci facessero già in paese.
Colette li notò a sua volta e capì che Stefano intendeva seguirli, quindi si adoperò per rendere la cosa il più possibile naturale, cercando di comportarsi a loro volta come dei turisti.
Attraversarono Merzate senza perderli di vista, ma poi si fermarono quando la coppia entrò alle terme.
— Magari non è niente.
— Già. Non mi sembra che si siano accorti di noi o che si siano guardati molto in giro. Magari sono solo io che sono nervoso. Del resto il fallout è già esteso. Forse si tratta di una coppia normalissima. Lui è un poco soprappeso e anche lei non è proprio esilissima; plausibile che siano qui per le terme. Da lontano davano l’impressione di essere stranieri, ma bisognerebbe parlarci assieme per esserne sicuri.
— Vuoi entrare alle terme? — chiese la donna.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID