Terminator Salvation uscirà nelle sale americane il prossimo 21 maggio, in quelle italiane il 5 giugno. La fiducia nelle possibilità del film è molta, tanto che la Halcion Company, società produttrice, ha già annunciato il via libera alle riprese del quinto capitolo della saga. Ricordiamo infatti che il progetto Terminator del ventunesimo secolo è strutturato su una trilogia che dovrebbe concludersi verso la fine del 2012 (data ricorrente per parecchi motivi). Su tutto questo però aleggia un dubbio attorno a cui i blogger d'oltreoceano si stanno scatenando, e che riguarda il finale del quarto capitolo.
Pare infatti che alcune indiscrezioni sul film siano già trapelate, e che tali indiscrezioni stiano facendo arrabbiare i fan non poco. Fondamentalmente la voce che gira è che il finale sarà quantomeno ambiguo, e potrebbe non far trapelare alcun indizio riguardo lo sviluppo del quinto capitolo. In sostanza, si tratta di capire se tale finale darà un'impostazione positiva alla serie, come è stato ad esempio per il primo Guerre Stellari, oppure se lascerà il futuro carico di incognite come è stato nel caso di L'impero colpisce ancora.
A tale proposito la dichiarazione che il regista McG ha rilasciato a MTV non ha contribuito a calmare le acque. "Il finale è profondamente ellittico" ha detto il regista, letteralmente. "Sarà una sfida per il pubblico. Non sarà una nota di gioia e serenità che chiuderà il tutto: al contrario, sarà un finale duro, che costringerà alla riflessione e che, in qualche caso, spiazzerà gli spettatori. Ognuno lo potrebbe interpretare a modo suo."
Provando invece a interpretare le dichiarazioni di McG, sembra di poter dire che la produzione ha voluto lasciare il finale volutamente "appeso" a diverse possibilità di sviluppo. In altre parole, la produzione potrebbe essersi lasciata le mani libere per la trama del quinto capitolo, anche valutando le reazioni del pubblico. Questa interpretazione è probabilmente ciò che ha scatenato i fan americani, i quali temono lo snaturamento della saga il cui prosieguo potrebbe essere affidato a mere valutazioni di marketing, piuttosto che a un progetto narrativo determinato dall'inizio alla fine. In tal caso, le parole che Sarah Connor pronuncia alla fine del primo film suonano quanto mai profetiche: "Il futuro è una strada che sprofonda nel buio, e dove porta nessuno potrà saperlo".
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