Pare proprio che la cattiva abitudine di perseguitare i fan da parte dei vari rappresentanti legali dei principali autori di fantascienza e dei proprietari dei marchi legati alle grandi saghe televisive e cinematografiche sia dura a morire.

Cory Doctorow, su Boing Boing, ha riportato la notizia che la Trident Media, agenzia letteraria che tutela la Herbert Estate, per tramite della Linden Lab ha richiesto a una piccola comunità di residenti di Second Life, rea di aver creato un’ambientazione di gioco di ruolo ispirata al ciclo di Dune, di eliminare tutti i riferimenti ai luoghi e ai personaggi legati all’opera di Frank Herbert.

Vooper Werribee, il fondatore del gruppo di fan e creatore dell’incredibile ambientazione - che gestisce senza scopo di lucro, rimettendoci pure di tasca propria per pagare l’isola alla Linden - ha dunque dovuto eliminare tutti i vari Sardaukar, Fremen, Bene Gesserit e i nomi delle famiglie Atreides e Harkonnen. Ovviamente si è trattato di una pulizia soltanto formale, visto che sia il look delle due isole sia le uniformi e tutto il corredo iconico "dunesco" è rimasto intatto.

Fa riflettere il fatto che sia stata solo la comunità di Dune, tra l’altro veramente piccola rispetto ad altre comunità analoghe di fan su Second Life, a subire questo attacco da parte dei detentori dei diritti d’autore dell’universo da loro ricostruito. Basta considerare che i seguaci di Gor sono circa 50.000, e diverse centinaia di fan giocano di ruolo in ambientazioni legate a Star Wars e Star Trek: con la loro attività, contribuiscono a tenere viva e a diffondere la passione per queste grandi saghe letterarie e cinematografiche. Ma pare che i poveri 130 fan di Dune su Second Life dovranno accontentarsi di giocare su Splintered Rock (www.splintered-rock.net), un anonimo pianeta di sabbia, popolato da vermi giganti, su cui si raccoglie e si raffina la Spezia.

Non siamo affatto sicuri che Frank Herbert avrebbe approvato.