Nel numero 1545 di Urania il lettore troverà il romanzo Luce nera (Dark Light, 2002) dell’autore scozzese Ken MacLeod e ritroverà i personaggi conosciuti nel primo volume della trilogia Engines of Light (La fortezza dei cosmonauti – Urania 1541).
Nel precedente volume abbiamo letto che la storia si svolge in un futuro alternativo al nostro, ove i terrestri si sono diffusi nello spazio e commerciano con varie razze aliene. In particolare hanno colonizzato il pianeta Mingulay, convivendo con una razza di sauri discendenti dai rettili. Inoltre i terrestri commerciano con altri sistemi solari tramite i Kraken, popolo che ha quasi il monopolio dei traffici interstellari, anche se il loro desiderio sarebbe quello di riprendere le vie dello spazio.
Nel contempo l’autore ci descrive la vecchia Terra, dove nel 21° secolo l'Unione Sovietica ha di nuovo ricostituito un blocco socialista insieme all’Unione Europea e ha come “nemico” l’America. In questo contesto uno dei protagonisti, il programmatore Matt Cairns, accetta un incarico e si trova a penetrare illegalmente in una stazione orbitale top secret posta sul mondo di Croatan, dove scopre qualcosa di inaspettato. La sua vicenda finirà per intrecciarsi con quella di Gregor ed Elizabeth, protagonisti del primo volume, i quali nel frattempo sono in viaggio verso il pianeta Mingulay.
Il volume contiene il racconto Istinto sopito di Antonino Fazio.
L’autore. Il suo nome completo è Kenneth Macrae MacLeod, è nato nel 1954. Si è laureato in zoologia all’università di Glascow, ha poi conseguito un master con una tesi sulla biomeccanica. Dopo la laurea ha fatto vari lavori fra cui quello di analista programmatore. Ha successivamente iniziato a scrivere e pubblicare narrativa negli anni ’90.
E’ un autore affermato e fa parte di quel gruppo di autori anglosassoni della nuova generazione, a cui va riconosciuto il merito di aver rinnovato la fantascienza britannica. In questo gruppo troviamo nomi come Charles Stross, Ian M. Banks, Alastair Reynolds, Stephen Baxter, Peter F. Hamilton e altri.
MacLeod nei suoi romanzi propende per argomenti come manipolazioni genetiche, meccanica quantistica e quant’altro riguarda la tecnologia, a cui unisce spesso scenari sociali profondamente politicizzati.
In Italia sono stati pubblicati alcuni suoi lavori senza un piano organico, infatti della sua serie The Fall Revolution, composta da quattro romanzi, è stato pubblicato il primo The Star Fraction (Il piano clandestino – Fanucci 2001) e il terzo The Cassini Division (La divisione Cassini – Fanucci 2005). Notare che è stato pubblicato prima il terzo romanzo e dopo quattro anni il primo, mentre restano inediti il secondo: The Stone Canal e il quarto, The Sky Road. Parliamo di una serie che ha vinto svariati premi e che meriterebbe una pubblicazione organica.
La quarta di copertina. Mentre Gregor ed Elizabeth, i memorabili personaggi della Fortezza dei cosmonauti, viaggiano verso il pianeta Mingulay, Matt Cairns, l’uomo quasi immortale, decide di portare la sfida altrove. Così raggiunge il mondo di Croatan, ben intenzionato a scoprire il segreto della Seconda Sfera, il vasto e potente nodo di civiltà aliene che controlla il destino della Terra. Ma se la specie umana e tutte le altre non sono, fin dall’alba dei tempi, che pedine, come potranno liberarsi e ricominciare a espandersi fra le stelle? Cairns sta per innescare un processo rivoluzionario perché l’utopia, ormai, è a portata di mano.
Ken MacLeod, Luce nera (Dark Light, 2002)
Traduzione Marcello Jatosti, Mondadori, collana Urania 1545, pagg. 267, euro 3,90
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