Un'altra considerazione dell'autore è stata per l'Europa, che secondo lui, sarebbe sulla via di una unificazione, che pur essendo ancora lontana, limitata per ora alla moneta unica e al mercato unico, sarebbe auspicabile, perché da un insieme di diversità culturali, si pervenga a una cultura in grado di realizzare il "grande romanzo europeo", che dovrebbe avere valenza unificante.Sterling auspica, facendo un esempio concreto, che l'Europa, attualmente un insieme di diversità, trovi un romanzo che sia l'equivalente di quello che è stato per l'Italia I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, un romanzo che non ha solo tracciato la via della lingua, ma anche di una comune appartenenza al nostro paese, che da quel momento ha cessato di essere una mera "espressione geografica" (Sterling lo ha proprio detto in italiano!), diventando una nazione.
Insomma, forse con qualche tono un po' "oracolistico", Sterling in ogni caso si rivela essere una delle migliori teste pensanti della cultura mondiale. Si potrà essere più o meno d'accordo con il suo pensiero, ma è pur vero che la conferenza, nella quale lo scrittore ha anche citato ed espresso apprezzamento per alcuni grandi della letteratura come Italo Calvino, Howard Philips Lovecraft e Brian Aldiss, enunciata in ogni caso in un inglese che non ha tradito affatto le origini texane dello scrittore, ha letteralmente stregato il pubblico della Eurocon, che lo ha ringraziato con un caloroso applauso.
Grazie Bruce. Speriamo di rivederci presto.
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