Insomma, come ho già scritto in un altro articolo, alla fine della convention, il mio personalissimo Premio Speciale come Miglior Ospite andrà a Sterling, senza offesa per nessuno. Il padre del Cyberpunk non è si è ammantato nella sua aura di vate della fantascienza. Ha partecipato con interesse anche agli eventi meno ufficiali, girando curioso per i corridoi e non disdegnando la condivisione del desco con i "comuni mortali". Mi è dispiaciuto non essere riuscito a infrangere completamente la barriera linguistica con lui, quando, dopo che Sterling ha notato che ne l mio Eee PC era installato Ubuntu, abbiamo parlato di Open Source e sistemi aperti contrapposti ai sistemi proprietari. Proprio poche parole. Ma mi hanno fatto molto piacere. Magari a qualche fanatico dell'Ipod non farà piacere saperlo, ma il Maestro trova ITunes assolutamente scomodo e inutilizzabile.
La conferenza fluviale che Sterling ha tenuto è stata densa di concetti, toccando tantissimi temi.
Ha comunicato, l’imminente uscita nelle librerie italiane del volume, scritto dalla moglie Jasmina Tesanovic, dedicato alla regina egiziana Nefertiti, pubblicato da Stampa Alternativa. Ha tentato di evidenziare le differenze esistenti tra la fantascienza statunitense e la fantascienza - chiamata proprio "all’italiana" dall'autore.
In realtà abbiamo appreso con interesse, che nella sua volontà di conoscere meglio la realtà del nostro paese, lo scrittore si è creato una sorta di identità fittizia, "Bruno Argento", allo scopo di immedesimarsi completamente nel nostro contesto.
Il suo sopra citato racconto Cigno Nero è un segno evidente di questo suo lavoro di immedesimazione. Un lavoro che racconta benissimo il nostro paese e in parte anche l'Europa, contrapponendo la nostra realtà con quella di altre Italie, in universi paralleli, dove il ruolo della nostra cultura poteva essere ben diverso.
Sterling ha avuto belle parole per Torino, da lui vista come una sorta di "nuova frontiera", una città intellettualmente viva, specialmente se contrapposta alla per lui statica realtà statunitense odierna.
Per fare un esempio di quanto consideri statici e culturalmente poco vivaci gli USA, Sterling ha espresso alcune spassose considerazioni sulla saga di romanzi di Stephenie Meyer, Twilight, emblema del consumo culturale degli adolescenti di oggi.
Lo cito in modo non letterale:
"Una ragazza si innamora di un morto..."."Avete capito bene, é UN MORTO!"Anche Sterling quindi si può ascrivere ai detrattori delle storie dei vampiri romantici. Ma non solo per la presunta bassa qualità letteraria, come è stato per Stephen King, ma per il valore di testimonianza sociale che comunque ha la scelta di un prodotto di consumo anziché un altro. Purtroppo Twilight è un successo anche in Europa, e questo mi dà da pensare..."Nessuna prospettiva, nessuna visione del mondo, nessuna idea politica... è MORTO!"
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