Peter Petrelli è un altro personaggio che è costretto a ripetere le esperienze della prima stagione: in seguito a un'amnesia, che poi scopriamo essere provocata artificialmente dall'Haitiano, Peter non sa di possedere dei super-poteri e li riscopre lentamente uno per volta facendosi coinvolgere in un furto e in una storia d'amore. La prima cosa che si nota di questo personaggio, nella seconda stagione, è che compare spesso seminudo. Nella prima stagione, Peter Petrelli era un normalissimo ragazzo che lavorava come infermiere, scopriva di avere dei poteri, cercava di imparare ad usarli, ma il suo aspetto non era mai stato sessualizzato e l'enfasi era sempre stata sul dramma interiore e non sulla sua prestanza fisica o sulla sua potenzialità come sex symbol. In questa seconda stagione, invece, la macchina da presa si sofferma spesso sul suo petto nudo. Vorrei premettere che non c'è niente di sbagliato nel corpo nudo, in televisione, però, generalmente la nudità è utilizzata per mercificare il corpo femminile e non ha certo intenzioni artistiche. Perché allora questa volta è il turno di Peter Petrelli? E inoltre i suoi pettorali hanno lo stesso significato di un seno nudo femminile? In realtà, nel corso degli episodi i registi sfruttano la nudità per far capire quanto Peter sia debole e vulnerabile; in quelle scene, quindi, non è una nudità gratuita, ma ha un significato all'interno della storia, è un elemento della caratterizzazione del personaggio che aiuta la narrazione. Il pubblico, infatti, non è veramente interessato al petto nudo di Peter, ma al suo dramma interiore causato dall'amnesia. La nudità solleva però la questione dell'oggettivizzazione: Peter Petrelli seminudo è un oggetto del desiderio del pubblico? Si, diventa oggetto del desiderio quando viene messa in evidenza la sessualità (potenzialmente in grado di soddisfare gli appetiti sessuali di chi osserva) a scapito della dimensione umana. In pratica, la persona viene svuotata della sua umanità e rimane solo la sua funzione sessuale, come un giocattolo che dona piacere. Questo purtroppo accade sempre quando si mostrano personaggi femminili a seno nudo in televisione o comunque in atteggiamenti che ne mettono in evidenza esclusivamente la funzione sessuale. Accade questo a Peter Petrelli? Certamente no. La sua nudità non cancella la sua umanità, anzi la enfatizza ancora di più creando un contrasto tra l'immagine di Peter debole e vulnerabile e le scene in cui quello stesso debole ragazzo è in grado di convogliare e dirigere una incredibile quantità di energia. La sua immagine di debolezza rende ancora più potente l'esplosione improvvisa dei suoi super poteri. Il petto nudo di Peter Petrelli, quindi, non ha lo stesso valore e lo stesso significato del seno nudo di un personaggio femminile, anche perché la nudità femminile in genere enfatizza il ruolo subordinato e di vittima della donna, mentre Peter, pur in una situazione di vulnerabilità, non è mai una vittima. Se al suo posto Claire o Niki/Jessica fossero state mostrate a seno nudo le scene avrebbero acquistato un significato completamente diverso. Questo ci fa capire come la stessa scena, con protagonista un uomo o una donna, viene interpretata dal pubblico in modi diametralmente opposti perché ci sono stereotipi culturali differenti per il genere maschile e femminile: un uomo a petto nudo è un eroe in difficoltà, una donna a seno scoperto è un oggetto sessuale.
Uno di questi stereotipi culturali è stato utilizzato per ideare il personaggio di Elle Bishop, la donna elettrica. Elle è un personaggio femminile forte, in grado di affrontare senza batter ciglio personaggi uomini con poteri più distruttivi dei suoi, lavora autonomamente, risolve i problemi da sola e non ha paura di uccidere se necessario. Purtroppo, però, lo stereotipo culturale di questo tipo di donna forte la vede rappresentata anche con un'emotività esplosiva e con un comportamento maniacale e isterico. Il personaggio, in pratica, è forte non per particolari doti di carattere, ma semplicemente per i suoi poteri elettrici. Una volta annullati i suoi poteri, Elle non è più in grado di fare nulla ed è costretta a correre dal padre per ricevere ordini. Il suo rapporto col padre non è però di reciproco affetto, ma di dipendenza sia emotiva che professionale, quindi i due non sono su uno stesso piano, ma si pongono più in una scala gerarchica di superiore e sottoposta. Bishop tiene sotto controllo la figlia manipolando i suoi sentimenti e frustrando ogni suo tentativo di iniziativa, ma ciò che è più grave, riesce a negarle qualsiasi tipo di affetto, generando in lei un desiderio mostruoso di vendetta e distruzione che si ripercuote nei suoi rapporti con gli altri. Ridotta dal padre a poco più di un ubbidiente strumento della Compagnia, Elle sfoga le sue frustrazioni esercitando il suo potere elettrico sugli “eroi” imprigionati e impasticcati, assumendo il ruolo di seduttrice e dominatrix, oppure nelle missioni uccidendo indiscriminatamente, senza porsi alcun problema etico. Questo suo desiderio di caos, vendetta e distruzione è la rappresentazione di una femminilità fuori controllo, una minaccia per la società patriarcale; in genere, personaggi di questo tipo se non è possibile renderli passivi con una lunga domesticazione, come si fa con le belve feroci, sono vittime di una morte tragica, perché non può esistere un personaggio femminile forte che non sia sotto il controllo di un uomo, padre o amante che sia.
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