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Guida alla sopravvivenza
Il plot principale di I Sopravvissuti è estremamente semplice: passata l’epidemia che ha annientato il 99 percento dell’umanità, la storia segue le vicende dei pochi superstiti intenti a ricostruire quel poco di civiltà che possono. Il genere post-apocalittico ha regalato magnifici esempi di esplorazione delle possibilità che il tema offre, anche e specificatamente con riferimento all’epidemia come causa scatenante; che si tratti di origine naturale, o extraterrestre, o provocata dall’uomo. Da questo punto di vista Nation ha diversi debiti verso il passato, primo fra tutti il genio di Richard Matheson, che con il suo squassante Io sono leggenda ha utilizzato l’espediente dell’epidemia che trasforma i superstiti in vampiri per analizzare il tema della diversità. Ma di superstiti sono pieni sia la letteratura che il cinema fantascientifico. Il giorno dei trifidi di John Wyndham ci mostra come si può sopravvivere all’invasione aliena di microrganismi. Al cinema, L’ultima spiaggia di Stanley Kramer porta in scena l’incubo che attanaglia i superstiti dell’olocausto nucleare rifugiatisi in Australia, mentre Zombie di George Romero rimette in campo l’epidemia che trasforma gli esseri umani in morti viventi, utilizzandola come mezzo di denuncia della società dei consumi. A sua volta Nation dovette affrontare una causa per plagio mossagli contro dal suo collega Brian Clemens, a testimonianza di come il tema fosse comunque sentito e girasse nell’aria, complici le continue voci di guerra chimica e batteriologica che attraversavano l’opinione pubblica. In anni recenti l’eclettico Danny Boyle ha ripreso atmosfere e ambientazioni della serie nel suo 28 giorni dopo, mentre in televisione sono svariati i serial che trattano l’argomento: è il caso dei britannici The Last Train, in cui i passeggeri di un treno sopravvivono a un disastro apocalittico, e The Tribe, storia di un gruppo di adolescenti sopravvissuti a un’epidemia venuta dallo spazio. Negli USA è Jericho a riproporre la lotta per la civiltà dopo il disastro nucleare, mentre in Jeremiah si ripropone un mondo in cui gli adulti sono stati sterminati e, quindici anni dopo, i bambini diventati a loro volta adulti lottano per ricostruire un mondo. Una curiosità: nei titoli di testa di I Sopravvissuti viene detto implicitamente che l’epidemia è provocata da un virus creato in un laboratorio cinese. Quando pochi anni fa gli echi della SARS si sparsero in tutto il mondo, forse qualcuno se lo sarà ricordato…
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