E' uscito in questi giorni il n. 287 dei Classici Urania. Si tratta del romanzo La macchina della realtà, un testo scritto a quattro mani da William Gibson e Bruce Sterling. Inutili le presentazioni per i padri del cyberpunk, che in quest'opera affrontano l'affascinante tematica dello steampunk. Un lavoro di straordinaria ricchezza e dettaglio. Ci troviamo nella Londra del 1855 dove l'era del computer è già realtà (lo scienziato Charles Babbage ha velocizzato il processo tecnologico con la sua invenzione) e la Rivoluzione Industriale deve vedersela con lo sviluppo di motori cibernetici alimentati dalla forza vapore. Sono molti i personaggi che si daranno da fare in una cospirazione che collega la Gran Bretagna, la Francia di Luigi Napoleone e la Manhattan di Karl Marx. Si tratta di un libro suddiviso in quattro iterazioni molto movimentato, denso, certamente "steampunk", ma anche vera storia di spionaggio. Il critico Glenn Grant l'ha definito sul n. 8 di Science Fiction "E' una cannonata politica e filosofica. E' come leggere un lavoro di Conan Doyle, John Le Carre e Thomas Pynchon tutto miscelato assieme".

Rivoluzione Industriale e Rivoluzione Informatica si fondono per dar vita ad uno dei testi a mio avviso più intriganti di questo genere dove la fantascienza tenta di riscrivere il passato dando un volto nuovo al futuro. Per approfondire il genere dello Steampunk vi rimandiamo allo speciale di Delos 39.

Il prezzo di copertina di questo volume dei Classici Urania è di lire 6.900, per 443 pagine.

Sempre nei Classici Urania è atteso come prossima uscita Le catene di Eymerich, di Valerio Evangelisti, mentre il Millemondi Primavera presenterà l'antologia Nuove avventure nell'ignoto a cura di Robert Silverberg. Si tratta di una selezione dei migliori racconti del mistero effettuata dalla Associazione scrittori americani di SF e fantasy (SFWA), con contributi, tra gli altri, di Dick, Leiber, Simak, Ellison, Zelazny, Le Guin, Ballard, Bloch, Lee, Wolfe e Silverberg.