Lo scorso 4 febbraio è stato messo in vendita in Italia il cofanetto dvd della quarta stagione di Stargate Atlantis, che oggi sappiamo essere la penultima della serie.
Il prodotto, distribuito dalla Twentieth Century Fox, è apprezzabile per i contenuti speciali, tra i quali non mancano le scene tagliate, un’intervista con Amanda Tapping, diversi commenti audio e una galleria fotografica.
Certamente il fatto che una sesta stagione non vedrà la luce non significa né la fine della serie né tantomeno quella della saga. Le vicende di Atlantis avranno un seguito attraverso film per dvd sulla falsariga di quelli già prodotti per Stargate SG-1 ovvero L'Arca della Verità e Continuum. Il primo è atteso già per quest’anno ed è scritto da due veterani come Joseph Mallozzi e Paul Mullie, anche produttori esecutivi. Ciò non impedirà di continuare con la produzione dei film per dvd di Stargate SG-1.
Inoltre – ma questo esula dai compiti della MGM o di Sci Fi Channel – prosegue la realizzazione di videogiochi da parte della Cheyenne Mountain Entertainment. Tuttavia, occorre precisare che l’azienda versa in condizioni finanziariamente critiche, che potrebbero mettere a rischio l’uscita di Stargate Worlds.
L’annuncio dello stop alla produzione di Atlantis ha colto di sorpresa soltanto in parte. Da un lato è vero che gli ascolti della quinta stagione si sono rivelati soddisfacenti; così come si è effettivamente verificato un generale apprezzamento per la qualità delle storie proposte dagli autori. D’altro canto, nel corso dell’intervista rilasciataci sul set negli studi di Vancouver, l’ideatore e produttore esecutivo della saga Brad Wright non ha avuto alcuna remora nel rivelare che la MGM aveva chiesto a lui e al co-autore Robert C. Cooper di sottoporre idee per una nuova serie e che a loro non mancava certo la fantasia.
Brad si è spinto oltre, precisando che il progetto avrebbe ancora fatto parte della saga di Stargate, ma si sarebbe staccato dalle due serie precedenti a partire da un cast tutto nuovo. Con queste premesse, ha successivamente preso il via la produzione di Stargate Universe, che negli Stati Uniti e in Canada si dovrebbe vedere a partire dall’estate di quest’anno. Per i più curiosi, Sci Fi Channel concede una breve anticipazione con un criptico teaser trailer di pochi secondi, cui si aggiungono le riproduzioni di alcuni disegni per i nuovi set.
La quarta stagione di Atlantis, come sarà noto a molti, è foriera di alcuni cambiamenti. Primo fra tutti quello che vede la strana alleanza fra la spedizione terrestre e i nemici di sempre, i Wraith. La mossa si rende necessaria per far fronte a un pericoloso nemico comune…
In un simile contesto, Amanda Tapping (Samantha Carter) assume un ruolo preminente: il suo personaggio avrebbe dovuto raccogliere il testimone lasciato da Torri Higginson (Elizabeth Weir) e porsi alla guida del gruppo. Lo sciopero degli sceneggiatori avvenuto in USA tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008 ha fatto sì che le produzioni subissero lunghe interruzioni e che trovassero ampi spazi nuove proposte seriali attraverso il web. Questo è stato il caso di Sanctuary, lo show di cui la Tapping è protagonista e produttore esecutivo: il successo derivato da milioni di contatti ha reso possibile l’acquisto della serie da parte di Sci Fi Channel. Amanda tornerà a ricoprire i panni di Carter nei film per dvd, ma è stata costretta ad abbandonare Atlantis praticamente all’inizio della quinta stagione.
A capo della spedizione arriverà il personaggio interpretato da una vecchia conoscenza degli appassionati di fantascienza televisiva ovvero Robert Picardo. Il suo Richard Woolsey si troverà così catapultato da carattere ricorrente dai tratti anche negativi a protagonista sostanzialmente positivo.
Un percorso che ha dato grande soddisfazione all’attore, da noi incontrato fra una ripresa e l’altra sul set: “Non capita spesso. Nel corso della mia ormai lunga carriera, non mi pare di averlo mai visto succedere. Ringrazio gli autori di aver reso così interessante il mio lavoro e i fan di aver accolto con favore questa novità: temevo un po’ le loro reazioni, ma sono stati davvero fantastici”.
Inevitabile chiedere a Picardo di fare un confronto fra l’esperienza di Star Trek Voyager e quella di Stargate: “Ovviamente molto positive entrambe. In Voyager ero nel cast sin dall’inizio con un protagonista: ciò consente una crescita progressiva del personaggio, ma comporta anche responsabilità enormi. In Stargate sono arrivato senza nessuna particolare prospettiva, un lavoro come un altro, mentre ora è diventato speciale. L’accoglienza dei colleghi è stata ottima e – avendo visitato i nostri set – avete potuto constatare di persona quale atmosfera di complicità esista fra tutti noi. Devo aggiungere che girare qui in Canada aggiunge un pizzico di rilassatezza, che non guasta”.
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