In edicola il numero 1543 di Urania riporta una firma importante: quella di Joe Haldeman che ci presenta quindici suoi racconti fra cui quello che forse chiude la lunga serie della “guerra eterna”.

Infatti il volume dal titolo Guerra Eterna: Ultimo atto (A Separate War and Other Stories, 2006)  contiene anche il racconto Una guerra personale (A Separate War, 1999) che in pratica da il titolo al volume.

Il ciclo della “guerra eterna” comprende i seguenti romanzi: Guerra Eterna (The Forever War, 1974) che fu pubblicato nel 1997 dalla Editrice Nord (Cosmo argento n. 59), con questo romanzo l’autore vinse i premi Hugo e Nebula, a questo romanzo seguì Pace eterna (Forever Peace) pubblicato su Urania n. 1336 seguito poi dal romanzo Missione eterna (Forever Free) pubblicato su Urania n. 1413.

Altri due suoi romanzi sono stati “recentemente” pubblicati su Urania: L’astronave immortale (Old Twentieth, 2005) Urania n. 1523 dove l’autore riprende un tema a lui caro, quello di uomini immortali o quasi che affrontano viaggi di millenni. Ma è chiaro che l’autore è troppo bravo per limitare il romanzo solo a questo. Successivamente è stato pubblicato l’Urania n. 1530 dal titolo I protomorfi (Camouflage, 2004) vincitore del premio Nebula.

Il tema del romanzo Guerra eterna è veramente interessante e struggente, il protagonista William Mandella è un soldato e combatte in una guerra che sembra non avere mai fine contro la razza dei Taurani, e descrive molto bene, per sua esperienza personale, le brutture della guerra e l’alienazione del combattente che “rientra a casa”, alienazione ancora più forte perchè il protagonista trova stili di vita e leggi completamente diversi, infatti il lettore seguirà si la guerra ma anche come mutano nei secoli le abitudini, la cultura della società terrestre.

Nel volume c’è un articolo, “Vi presento Joe” di Connie Willis, una introduzione e una nota dell’autore.

L’autore. Joe Haldeman è nato nel 1943 a Oklahoma City. È diplomato in fisica e astronomia, nel 1967 con la qualifica di “geniere” viene mandato a combattere nel Vietnam. Ferito in combattimento e decorato con il “Purple Hearth”. È stata indubbiamente una esperienza che gli ha lasciato il segno e da cui trasse ispirazione per il suo primo racconto, War Year (1972).

Sempre il Vietnam e la guerra ispirano il suo romanzo più famoso Guerra eterna col quale vince due anni dopo il Nebula e l'Hugo.

La quarta di copertina. È veramente finita la Guerra eterna di Joe Haldeman? Sembra proprio di no, visto che in questo libro torniamo al suo memorabile finale per riviverlo da un punto di vista diverso, quello di un personaggio che non era previsto nel copione. Ma non è tutto: insieme al racconto che ci riporta a quel capolavoro ve ne offriamo altri quattordici, dai primissimi anni della carriera di Haldeman al decennio chiave 1995-2005. Ambientati nel futuro prossimo o remoto, in trincea o nell’America sinistrata degli ultimi anni, queste storie ad alto tasso di adrenalina sono anche un duro saggio di disobbedienza civile. E una scelta di campo che non ammette equivoci.

Joe Haldeman, Guerra eterna: ultimo atto (A Separate War and Other Stories, 2006).

Traduzioni di Dario Rivarossa; Fabio Feminò, Mondadori, collana Urania 1543, pagg. 321, euro 3,90.