Non c'è che dire: la fantascienza sta diventando il suo chiodo fisso. Non si sono ancora spenti i riflettori su Ultimatum alla terra, che Keanu Reeves già pensa al prossimo progetto di genere. Questa volta sembra che l'attore canadese abbia deciso di trarre ispirazione da una delle sue passioni, ovvero gli anime. In particolare vorrebbe trasformare in un film la serie tv Cowboy Bebop, 26 episodi andati in onda in Giappone nel 1998 e poi trasmessi, vari anni dopo, anche in Italia da Mtv. L'autore dell'anime è Shinichiro Watanabe, che ha scritto e diretto fra l'altro anche due puntate di Animatrix.
Cowboy Bebop è la storia di un team di cacciatori di taglie ambietata nel 2071, quando l'uomo avrà ridotto a sua immagine e somiglianza l'intera galassia. Il protagonista Spike Spiegel è quanto di meno politicamente corretto si possa immaginare: vestito come Jigen di Lupin III, lo ricorda anche perchè fuma a più non posso e maneggia le pistole come se fossero un'estensione delle proprie braccia. Il suo passato non è dei migliori, visto che fuoriuscito dalla Red Dragon Crime Syndicate, la yakuza del futuro. Insieme all'equipaggio del Bebop, una nave spaziale il cui nome omaggia il jazz anni '40, gira la galassia per catturare i peggiori criminali.
La trama è tutta qui, nel senso che gli episodi sono poi slegati tra loro, almeno a livello di intreccio in senso stretto. Il nodo centrale della narrazione è infatti la scoperta del passato dei quattro personaggi principali e l'attenzione verso le complicate interazione fra di loro.
Detto questo, ogni puntata è poi una miniera di citazioni: questo perchè, nonostante l'ambientazione futuristica, Cowboy Bebop pesca a piene mani dal presente: il sistema solare è collegato con autostrade percorse da camionisti con mezzi che ricordano quelli odierni (calendari piccanti compresi), i pianeti sono trasposizioni di ambienti terrestri (Venere ricorda il Medio Oriente, Marte l'Australia, Titano i deserti terrestri) e, in generale, la serie miscela in un insieme alquanto particolare elementi eterogenei, fra cui il western, il noir, le arti marziali (Spike è un esperto di Jeet Kune Do e amante dei film di Bruce Lee), il jazz e tanto altro.
Forse è questa, insieme a un grande cura per i disegni, la ragione del successo della serie, la quale ha avuto poi anche due trasposizioni manga. Inoltre, nel 2001, ne è stato tratto un film (Cowboy Bebop: Knockin' on heaven's door).
Ora tocca a Reeves. L'attora canadese ha rivelato che Erwin Stoff - produttore cinematografico e suo storico collaboratore - è attualmente al lavoro su una bozza di film la cui trama si concentrerebbe sulla prima parte della serie, ovvero la storia della Red Dragon Crime Syndicate, e sulla Bebop, una droga che dona capacità sovrumane a chi la assume. La conclusione potrebbe invece essere legata alla sfida finale fra Spike e lo spietato Vicious, uno dei membri di punta della futura yakuza e controparte oscura dello stesso Spike.
Come emerge anche dalla dichiarazioni dell'attore, non sarà facile condensare una serie 'dispersiva', nel senso che fa dell'abbondanza di citazioni la sua arma vicente, in due ore di film. Al momento pare che Stoff stia lavorando proprio sulla selezione del materiale fra inizio e fine. Vedremo cosa diranno quelli della 20th Century Fox.
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