(3) La leggenda popolare, come detto, parla di velieri veneziani. Ma non bisogna scordare che siamo sempre nel dodicesimo secolo. Le prime notizie di grandi navi a vela si hanno a partire dal 1300. Si tratta della Caracca, un bialberi. A questa nave furono apportate continue modifiche, specie alle alberature e alle vele, per giungere, dopo due o tre secoli, ai velieri. Si pensi che la Santa Maria, una delle tre caravelle di Colombo, in effetti era una caracca di piccole dimensioni. Ai tempi del romanzo la nave da guerra era la Galea o Galera. Galera? Chissà, forse era durissima la vita su queste navi, e magari ci andavano quelli che commettevano qualche reato. E forse per questo ancora oggi si dice che chi infrange la legge va in galera. Chissà…
(4) Il 3 agosto 1492 Cristoforo Colombo partì da Palos con le tre caravelle per raggiungere l’Asia circumnavigando il pianeta. In realtà sbarcarono alle Antille. Conobbero poi i pellirosse che furono chiamati così non perché avessero la pelle davvero rossa, ma perché se la tingevano con una pittura rossastra. Ma da allora tutti gli indiani furono… pellirossa.
Colombo, come tutti ben sappiamo, si imbatté nel continente americano che, in effetti gli sbarrava la strada per giungere giustamente in Asia.
Tra le moltissime novità che portò nel vecchio mondo ci furono anche… i pomodori e le patate. Sicché in Europa, prima del sedicesimo secolo, non si potevano conoscere né i pomodori né le patate. Se avessi descritto una cena nel nostro racconto a base di pomodori e patate avrei commesso l’ennesimo anacronismo.
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