J.J. Abrams, in una recente intervista per Sky.com, ha messo in luce come, in assenza di una vera e propria star per il nuovo Star Trek, la scelta degli interpreti di James T. Kirk e Spock fosse fondamentale all'economia del film.
Zachary Quinto e Chris Pine non solo si son dimostrati eccezionalmente all'altezza, secondo le parole del regista, ma hanno aggiunto un tocco personale alle leggende che da quasi cinque decenni abitano il nostro immaginario.
Associare Quinto a Spock è stata la parte più facile del casting per Abrams: l'attore sembrava nato e cresciuto per quel ruolo ed è stato scelto appena lo hanno vsto all'opera. Il difficile è arrivato nel trovare qualcuno che potesse tener testa al Kirk di William Shatner, che potesse creare quell'alchimia fra sbruffonaggine, coraggio, acume e battuta pronta che Shatner ha portato alla luce nel personaggio.
"Kirk" dice Abrams "non ha mai avuto orecchie a punta dietro cui nascondersi, né origini o strane culture aliene, tutto il suo personaggio ruotava attorno all'atteggiamento ed a come si poneva". Allo stesso tempo non si cercava, per questa versione di Star Trek, un perfetto clone di Shatner ma qualcuno che potesse dare la propria interpretazione del famoso capitano senza scimmiottare quanto lo aveva preceduto. "Bisognava insomma trovare un attore completamente nuovo che però desse allo stesso tempo l'impressione anche ai fan più esigenti di una certa familiarità". Bisognava in effetti aspettare Chris Pine che sembra, dalle parole del regista, perfettamente tagliato per la parte. Confidenza senza eccessi, intelligenza, un buon aspetto e soprattutto la curiosità di "vessare" il regista chiedendogli costantemente particolari e fornendogli pareri sembrano essere stati i punti di forza che hanno portato Abrams alla decisione definitiva.
Se sia stata azzeccata o no non resta che chiederlo al pubblico...
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