L’avvento di Apparitions, il nuovo serial sovrannaturale-religioso targato BBC, è stato costellato da tutta una serie di feroci polemiche da parte di alcuni ambienti dell’estremismo cattolico, tanto che risulta quasi impossibile parlare di questo telefilm senza entrare nel merito delle polemiche che ha generato. Infatti ancor prima della messa in onda sono circolati attraverso Internet dei deliranti comunicati che attaccavano Apparitions a priori .
L’oggetto del contendere è legato alla figura di Madre Teresa di Calcutta. Nell’episodio pilota infatti viene raccontato dell’esorcismo da lei ricevuto in punto di morte, avvenimento che viene inserito nel contesto di una trama sovrannaturale. Questo ha scatenato reazioni indignate con attacchi alla BBC, definita addirittura nel comunicato ufficiale dei Papaboys come “nota televisione finanziata da colossi e potentati americani al servizio del signore delle tenebre”.
La risposta della BBC avviene per bocca di Martin Shaw, noto attore di scuola shakespeariana che interpreta il ruolo principale di Padre Jacob. “Madre Teresa fu esorcizzata prima della morte. Non credo che sia inusuale come sembra" dice Jacob. "La chiesa cattolica direbbe, e io concordo, che più sono santi e più sono permeabili a essere oggetto di attacchi demoniaci. Cristo passò quaranta giorni nel deserto e fu ferocemente attaccato da Satana. La scena in questione non è contro Madre Teresa o il suo messaggio".
Dopo la visione di questo pilot posso tranquillamente affermare che almeno in parte alcune rimostranze nei confronti di questo telefilm hanno un proprio fondamento, almeno dal punto di vista di un cattolico. Apparitions infatti non solo romanza l’episodio sopra citato ma espone fin da principio uno degli elementi più controversi per la chiesa moderna, legato al problema dell’omosessualità all’interno della chiesa cattolica, presentando una visione intransigente, per non dire omofobica, del Vaticano che viene visto oltretutto come una struttura secolare, tentacolare e opprimente per gli stessi ecclesiastici.
Dal punto di vista strettamente televisivo la trama, a opera di Joe Ahearne (Doctor Who), scorre fluidamente ed è supportata da dialoghi ben fatti che riescono a mantenere alto il livello d’attenzione dello spettatore, rendendo così Apparitions un prodotto molto godibile. Anche l’interpretazione degli attori è di buon livello a partire proprio dal già citato Martin Shaw, che grazie al suo stile recitativo molto impostato ha sicuramente il phisique du role per interpretare il futuro capo esorcista, passando poi per quella dei due cardinali antitetici Bukovak (John Shrapnel) e Serenelli (Federico Natoli), e quella dell’ex appestato aspirante prete-gay Vimal (Elyes Gabel).
Ho trovato sicuramente apprezzabile anche il fatto che gli esorcisti non sono una sorta di supereroi armati di crocefisso e acqua santa che sperimentano nuove mosse di kung-fu, ma sono esseri umani con i loro limiti e che con la loro fallibilità lasciano al male ampi margini di avere potenzialmente la meglio in alcune occasioni.
Un altro elemento che ho trovato controverso è l’indicazione che sia il male stesso in alternativa al bene a compiere dei miracoli, un argomento in grado di indebolire le certezze dello spettatore insinuando il dubbio sulle origini e le finalità dei miracoli stessi.
Apparitions è uno di quei prodotti nati per far discutere e non potrebbe essere altrimenti a causa delle tematiche trattate, personalmente però trovo apprezzabile il coraggio di sostenere un punto di vista così controverso attraverso un telefilm comunque degnamente prodotto e confezionato per il grande pubblico televisivo britannico.
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