Continua, con l’uscita del quarto volume, la saga a fumetti Rubor Maximus (76 pagine, brossurato, B/N con copertine a colori, prezzo € 8,90), scritta e disegnata da Claudio Franchino ed edita dalla Cagliostro E-Press, con una prefazione di Giorgio Messina, direttore editoriale della casa editrice.
Si tratta di una graphic novel che affonda le sue radici nel genere Steampunk con una storia che si snoda su più piani temporali: 1912, 1847, 1751, 1855. Il dualismo fratricida tra Galvano e Mesmer — due esseri dotati di poteri straordinari — si consuma attraverso i secoli in cui si intrecciano mistici intrighi che ruotano attorno alla ricerca e al possesso del Rubor Maximus, un misterioso congegno in grado di concedere grande potere al suo possessore.
In questo quarto volume della saga, dal titolo I navigatori di universi, che conclude la parte dedicata ai Rosamunda, scopriamo chi ha costruito la Macchina e perché, mentre nuovi e sorprendenti interrogativi si affacciano all’orizzonte. Continua la corsa contro il tempo di Galvano per fermare il folle piano di Samael e Mesmer. Nel 1913, Gabriele è testimone di un inaspettato e terribile evento, che cambierà la storia per sempre. Nel 1855 Balabar deve aiutare la fuga del Professor Riemann. Nel 1751, a Belangers, Galvano e Charlotte, con l’aiuto del Generale Moncalve, si preparano a dare scacco matto ai Rosamunda. Una non facile impresa, ma arriverà in loro soccorso un inaspettato aiuto.
Autore della saga è il giovane disegnatore torinese Claudio Franchino, che dopo un periodo dedicato alla pittura, e caratterizzato da una serie di partecipazioni a mostre e collettive a livello nazionale, dal 2000 inizia a dedicarsi al fumetto e Rubor Maximus è il suo più recente lavoro.
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