Immediatamente dopo la pubblicazione, su Urania Collezione, di Stanotte il cielo cadrà ritorna Daniel Francis Galouye, stavolta nella collana Millemondi e con un menù decisamente succulento, due romanzi e sei racconti scelti tra la sua produzione migliore.
Psychon (Lords of the psychon, 1964)
La Terra è stata invasa da un nemico che sembra invincibile, e i cui scopi appaiono misteriosi quanto le sue multicolorate città d'energia.
Quello che è certo è che le Sfere stringono ogni anno l'intero pianeta in una morsa di insopportabile dolore, riusciranno i miseri resti dell'eserito americano a sconfiggere un nemico tanto potente, o l'umanità è destinata all'estinzione?
Simulacron 3 (Simulacron 3, 1964)
Il mondo tra trenta anni non sarà molto diverso da quello di oggi, il fumo sarà proibito, e i sondaggi su ogni cosa saranno soffocantti, ma tutto sommato le cose vanno abbstanza bene.
Solo che Douglas Hull, il protagonista della storia, inizia ad avere qualche problema, attorno al suo simulatore di condizioni ambientali (talmente sofisticato da essere in grado di studiare differenti sistemi sociali) iniziano a succedere troppi fatti strani, la morte di un amico, una sparizione misteriosa, addirittura cambiamenti impossibili.
Forse la soluzione del mistero sta in un disegno raffigurante un guerriero greco e una tartaruga, ma qual è il suo vero significato?
Come in molte opere di Galouye i colpi di scena non mancano, e finiscono solo all'ultima pagina.
Partenza domenica (Deadline sunday, 1955)
Un racconto breve e agghiacciante, la rivisitazione in chiave fantascientifica del Pifferaio di Hamelin.
L'ultimo salto (The Last Leap, 1960)
Il teletrasporto sta muovendo i primi passi, ma i volontari che si sono sottoposti al trattamento spariscono misteriosamente, dove vanno con l'ultimo salto, e chi o che cosa impedisce loro di tornare?
Io sono riuscito a risolvere l'enigna all'ultima parola del racconto, ma forse voi sarete più fortunati... o più abili.
Spirito combattivo (Fighting spirit, 1956)
Certo la guerra con i Wispie è molto diversa da quello che Dykes immaginava, i nemici non devono essere uccisi, e le armi impiegate sono decisamente strane.
Ma il dovere è il dovere, e lui non si tirerà certo indietro di fronte al nemico.
Jebaburba (Jebaburba, 1954)
I bambini spesso sono irritanti, figuriamoci se il bambino è un alieno e per di più fornito di un potere molto particolare.
Gli occhi del cane (Seeing-Eye Dog, 1956)
Riacquistare la vista, sia pure attraverso gli occhi di un cane, è un sogno che ora è diventato realtà.
Ma i sogni possono facilmente trasformarsi in incubi.
Il tempio di Satana (Satan's Shrine, 1954)
Alla fine della terza guerra mondiale Jornal Sakoran, detto Satana, ha imposto il suo dominio sul mondo, dalla sua fortezza schiaccia tutte le nazioni sotto il suo tallone d'acciaio.
Novantadue spedizioni hanno provato a violare le diecimila tonellate di ferro e acciaio che proteggono il crudele dittatore, e ora un altro manipolo di eroi cerca di raggiungerlo e ucciderlo, quale sacrificio più nobile di quello compiuto per liberare il mondo da Satana?
Non è proprio tutto il Galouye che mancava, come afferma la quarta di copertina, visto che rimarrebbe da ripubblicare quello che considero il capolavoro di questo scrittore, il magnifico Mondo senza luce (Dark Universe, 1961), ma sicuramente questo Millemondi soddisfa pienamente chi volesse approfondire la conoscenza di Galouye.
Certamente il livello qualitativo è discontinuo, alcuni racconti non dicono molto, Psychon è un romanzo discreto ma nulla più, tuttavia Simulacron 3 merita di essere letto, prefigura certe tematiche dickyane in modo splendido, e mantiene il lettore in tensione dall'inizio alla fine.
Il tempio di Satana è un piccolo gioiello, dove la passione per i colpi di scena tipica di Galouye raggiunge la sua massima espressione, uno dei miei racconti preferiti in assoluto.
Si aggiunga che almeno un paio di racconti sono decisamente piacevoli (in particolare L'ultimo salto) e il quadro finale dipinge un volume molto appetibile, per una cifra modesta ci si porta a casa un sacco di buona vecchia fantascienza, forse un po' datata ma ancora appassionante.
Psycon è assolutamente da non mancare se vi è piaciuto Stanotte il cielo cadrà, da provare se non vi siete mai accostati alle opere di Galouye.
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