Ambientato in un’America post-disastro regredita a forme di governo decisamente dittatoriali, questo romanzo parla, prevalentemente di estinzioni. Nel futuro immaginato dall’autrice, infatti a causa di epidemie virali si stanno estinguendo molte razze di animali. Ed è proprio il racconto dell’uccisione dell’ultimo dei cani che dà lo spunto a Connie Willis per narrare una storia di una Terra in cui molte cose che abbiamo si stanno estinguendo, così come i “Winnebago”, che oltre a essere un modello di camper è anche il nome di una tribù pellerossa del Minnesota.
Una storia all’apparenza semplice, narrata con la solita maestria della Willis intrisa di quotidianità, in cui però l’autrice riesce a costruirci attorno un’atmosfera e un intreccio di uomini e persone che risaltano per la loro umanità.
L'autore. Connie Willis, nata nel 1945 a Greeley, Colorado, è una delle voci più rappresentative della fantascienza mondiale. Fin dagli anni ’80 ha sorpreso l’intera comunità fantascientifica per la costante qualità delle sue opere. Ha vinto sei Premi Hugo e sei Premi Nebula, oltre ad altri numerosi premi letterari nei paesi dove è stata tradotta e pubblicata.
Hugo e Nebula nel 1982 per Servizio antincendio; Nebula, sempre nell’82, per Una lettera dai Cleary; Hugo e Nebula nell’89 per L’ultimo dei Winnebago; Nebula nel ’90 per Hotel Rialto; Hugo e Nebula nel 1993 per Anche la Regina; Hugo nel 1994 per Morte sul Nilo. Tutti i temi più toccanti e profondamente umani dei suoi racconti vengono esaltati nel romanzo L’anno del contagio, che ha vinto nel 1992 il Premio Hugo, il Nebula e il prestigioso sondaggio della rivista Locus. Nel 2006 ha vinto il suo sesto Premio Hugo con La voce dall’aldilà, edito in questa collana.
Connie Willis, L'ultimo dei Winnebago (Last of the Winnebagos, 1988), Delos Books, Odissea Fantascienza, pagg. 120, euro 9.
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