Ma Superman è anche il prototipo del Superuomo di Massa (per dirla con Antonio Gramsci ed Umberto Eco), ovvero eroi del feuilleton come Montecristo, Rocambole, Arsenio Lupin, Tartan.
Siegel e Shuster provarono a distaccarsi da questo terreno avventurono e da appassionati di fantascienza, fecero diventare il loro eroe un alieno.
Unico sopravvissuto del favoloso pianeta Krypton, un alieno giunge sulla Terra ancora bambino e viene adottato da una coppia di umani, i coniugi Kent. Il piccolo cresce fra amorevoli cure e sani principi imparando ad usare i suoi incredibili poteri (volo, vista a raggi X, pelle più dura dell'acciaio, etc.) per il bene del Genere Umano. Divenuto adulto, l'extraterrestre sceglierà di vivere una doppia esistenza: quella dell'impacciato Clark Kent, reporter occhialuto e dall'aria dimessa, e quella di Superman, titanico difensore della sterminata Metropolis. Qui Clark incontra quelli che diventeranno i suoi amici: la giornalista Lois Lane, il fotografo Jimmy Olsen e il direttore del giornale Perry White.
All’inizio, Superman è ricercato dalla Polizia in quanto alieno e non è ancora in grado di volare, ma compie solo grandi balzi e non ha altri poteri all'infuori della superforza. Le storie sono quasi sempre incentrate sul patriottismo, l'eroismo e, ovviamente, da una netta divisione tra il bene e il male.
L'arcinemico per eccellenza dell’Uomo d’Acciaio, un altro nome con cui è conosciuto Superman, è Lex Luthor: sorta di scienziato pazzo. Ma gli avversari di Superman, come per ogni supereroe, sono numerosissimi: citiamo almeno l'ambizioso il Burlone, Brainiac, dotato di poteri cyber-mentali, Mr. Mxyzptlk (un dispettoso essere della Quinta dimensione), a cui si aggiungono nel tempo Bizarro (un clone “brutto” di Superman), i robot Metallo e Cyborg, il tiranno di Apokolips Darkseid e Doomsday, brutale macchina per uccidere che porrà temporaneamente fine alla vita dell'Uomo d'acciaio nel 1992, nel famoso albo La Morte di Superman.
L’importanza di Superman come fumetto è nel fatto che con questo personaggio si costruisce il comic books, il formato con cui il fumetto si emanciperà dall’industria del giornalismo e troverà una sua autonoma e fortunata forma editoriale. Ma anche che è il prototipo del supereroe a fumetti, con i suoi nemici, le avventure, i suoi amici. Tutto quello che verrà dopo è stato, in un modo o nell'altro, una imitazione di Superman, a cominciare dagli altri eroi creati dalla D.C.: Batman, Flash, Lanterna Verde, Wonder Woman.
Per molti critici, l’Uomo d’Acciaio rappresentò simbolicamente il New Deal, il piano riformistico promosso dal presidente americano Franklin Delano Roosevelt in risposta alla crisi economica del ’29. Ma al di là di questo, Superman rappresentò sicuramente lo spirito di un America che si candidava a guida del mondo. Non a caso i colori del costume del supereroe richiamano quelli della bandiera americana, ma anche i valori espressi nelle storie sono proprio gli stessi che la propaganda lancerà durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tutto ciò è già sintetizzato da Siegel e Shuster nella prima storia, e ancor di più nella prima tavola dell’albo, formata in totale da nove vignette e divisa in tre strisce principali. Prima, vi è raccontata – attraverso tre vignette – l’arrivo di Superman sulla Terra: ci viene mostrata un’astronave che abbandona il suolo di un pianeta, poi la stessa astronave che atterra sulla Terra e nella terza c’è un bambino che – davanti a degli sbalorditi esseri umani – alza con una sola mano una poltrona. L’intera tavola, a cominciare da queste prime tre vignette, è interamente formata da didascalie che ci narrano di come da un lontano pianeta sull’orlo della distruzione, uno scienziato ha posto suo figlio all’interno di un’astronave diretta verso la Terra, al cui interno vi ha posto suo figlio. Il bimbo viene ritrovato e consegnato ad un orfanotrofio e qui dimostra da subito di essere speciale. Alla fine della tavola, la forza sovrumana è spiegata con il fatto che la sua struttura fisica è milioni di anni avanti a quella terrestre. Un eroe sovrumano, non di questo pianeta, e per questo fantascienza pura. Un genere che proprio nel 1938 riscuoteva un ampio consenso presso il grande pubblico delle riviste pulp.
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