Il prestigioso settimanale statunitense Time, rivista che esce dal lontano 1923 e che nel 2007 aveva una diffusione media di 3,4 milioni di copie, ha nominato lo scrittore di fantascienza Kim Stanley Robinson "Eroe dell'ambiente 2008".

In un articolo disponibile online (seguite le risorse di rete in fondo alla pagina) il giornalista Oliver Morton, dopo aver introdotto l'argomento affermando che gli ambientalisti di solito tendono più a focalizzarsi sul passato, quasi diffidando del futuro e del progresso, parla dello scrittore e di come invece la sua visione sia indirizzata a un'utopia che ci offra un futuro migliore del passato.

Per Morton Robinson, 56 anni, californiano, intellettuale, attivista e fermo sostenitore della scienza ("La scienza dovrebbe essere la forza più verde di tutte") è un affermato scrittore di fantascienza che, in un genere da sempre ricco di avvertimenti sul degrado dell'ambiente, ha scelto di non limitarsi a descrivere un futuro grigio, magari usandolo come allegoria, ma di usare l'ambiente e la sua complessità come punto focale di quello che accade nella narrazione, creando un'utopia proprio tramite la scienza e gli sforzi tecnologici.

Sono due le serie di Robinson prese in considerazione: la trilogia di Marte degli anni '90 (Red Mars, Green Mars e Blue Mars — solo il primo è stato tradotto in italiano con il titolo Il rosso di Marte), che descrive la trasformazione del pianeta in un ambiente adatto all'uomo; e la serie "Science in the Capital", composta dai tre romanzi Forty Signs of Rain, Fifty Degrees BelowSixty Days and Counting (pubblicati tra il 2004 e il 2007 e tutti inediti in Italia) in cui vengono descritti in maniera più che plausibile gli effetti del degrado ambientale, mescolandoli a interessati giochi di potere, ma anche le contromosse biologiche, tecnologiche e soprattutto politiche per farvi fronte.

Morton conclude l'analisi dicendo come la fantascienza di Robinson non si limiti alle cose che verranno, ma riguardi le cose come sono ora e proiettate in un futuro costruito per dar loro il massimo effetto. Il realismo con cui tratta i cambiamenti ambientali e anche il lavoro umano per produrli è fondamentale per la sua narrazione.