Un brivido gelato percorse velocemente i tentacoli del generale, raggiungendo in breve tempo i suoi ricettori emozionali; il tremolio diffuso era il segnale inequivocabile di una crescente tensione. – In prossimità della sorgente cronologica terrestre abbiamo riscontrato la presenza di una creatura senziente che ammalia le folle con strani prodigi – rispose Agum Ier cercando di mantenere una calma improbabile. – Molti dei suoi artifizi sono di indubbia qualità, non lo neghiamo di certo, altri invece non sono altro che elementari illusioni ottiche; tuttavia uno di questi potrebbe causarci seri problemi nel caso la creatura tramandi alla sua eventuale discendenza il segreto di quel particolare prodigio.A quel punto il generale Agum Ier porse la olopergamena al ciambellano di corte che, a sua volta, la consegnò all’Imperatore il quale senza attendere oltre iniziò a consultarne il contenuto multimediale. Nella sala del trono scese un  profondo silenzio. Poi, tutto a un tratto, l’Imperatore disattivò la pergamena e, dopo averla consegnata nuovamente al ciambellano, si rivolse nuovamente al generale:– e lei ha già pensato a  come risolvere questo problema? – Fare ritorno alla sorgente cronologica dello sferoide oblato e uccidere il prestigiatore – rispose con ovvietà il generale assumendo nel contempo una patetica postura marziale. – Ma per farlo ho bisogno... – Le concedo l’autorizzazione di accesso alla klepsydra –  lo anticipò il sovrano. –  Ciò che mostra la pergamena è un pericolo reale, senza dimenticare che siamo terribilmente in ritardo sulla tabella di marcia!L’impazienza dell’Imperatore era dovuta al fatto che nessun altro sovrano, prima di lui, aveva collezionato un  numero di mondi senzienti sufficienti a decretarne l’assoluta reggenza universale. Gli antichi avi, succedutosi sul trono Imperiale, non si erano spinti oltre la conquista di sette, massimo otto pianeti. Solo Ur-Nammu IV° era  riuscito ad accaparrarsene nove, anche se la sua ultima conquista, l’asteroide rosso, fu materia di discussione nel corso di un intenso dibattito scientifico. Il sovrano che resse le sorti della quattordicesima dinastia Krake, si batté fino alla fine del proprio ciclo vitale affinché un ammasso di rocce taglienti sommerse da vasti oceani erranti fosse riconosciuto come pianeta senziente. Egli difese a spada tratta le sue idee seppure l’intensa indagine condotta dagli otto magistrati (custodi della saggezza polipoide) certificasse l’assenza di una qualsiasi traccia di vita senziente sulla superficie dell’asteroide.Adesso, a distanza di miliardi di ksecondi, Sharru rabû XXX° era vicino a realizzare quei sogni di conquista che avevano animato le notti insonni di ogni Imperatore Krake.– Farò di tutto per rendere felice Vostra Unicità Galattica! – rispose mestamente il generale Agum Ier, la cui voce tremolante palesava la tensione del momento.

– Ne va della sua stessa vita! – tuonò l’Imperatore. – E ora si tolga dalla mia vista!

                                                                “karûm”

                                                         Ponte inferiore

                                                        livello klepsydre

                                              balzo quantico+8 ksecondi

Dopo aver fatto ritorno sulla nave ammiraglia, il generale Agum Ier riunì in tutta fretta una squadra tattica di superficie formata da tre polipoidi altamente addestrati fra i quali il migliore cecchino della flotta.

Riuniti nel laboratorio di liquefazione e rigenerazione biologica, una cupola geodetica di cristallo e acciaio Plutoniano, il Generale e i suoi soldati ascoltarono con attenzione le ultime raccomandazioni fornitegli dagli scienziati dell’equipe scientifica.

– Ricordate che l’immersione nel bitume cronofrattale non dovrà protrarsi oltre un ksecondo, massimo due. – A parlare era stato l’ufficiale medico Benassarch Ier, responsabile delle operazioni cronologiche. – I vostri corpi saranno ristrutturati sulla superficie dello sferoide oblato alle coordinate prestabilite. La missione si dovrà svolgere nel minor tempo possibile. Cercate quindi di agire al meglio poiché nessun ritardo sarà contemplato.

– Per quale motivo? –  azzardò uno dei soldati, contravvenendo all’ordine gerarchico e attirandosi così le ire del generale.

– Quanto più breve sarà il tempo della vostra esposizione epidermica al bitume cronofrattale, maggiori saranno le possibilità di aspirarvi ancora vivi – rispose serafico l’ufficiale medico.

– Procediamo – tagliò corto Agum Ier calandosi per primo all’interno nella grande vasca semisferica ricolma di una strana gelatina rossastra non prima di aver gettato uno sguardo torvo in direzione del soldato.

A quel punto anche i tre polipoidi scesero nella klepsydra e, una volta che furono tutti all’interno, su di loro calò un pesante coperchio di cristallo che li sigillò all’interno di quella che ora aveva assunto la forma di una vitrea sfera.

Accortosi dell’aumento improvviso delle pulsazioni cardiache dei soldati, dovuto quasi certamente all’innalzamento del livello del bitume cronofrattale, uno dei quattro ufficiali medici dell’equipe scientifica si affrettò a tranquillizzare i polipoidi. – Restate calmi e non sprecate energie.