Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato [...]
George Orwell
La cronologia è la storia degli imbecilli.
Balzac
Le navi Krake della flottiglia astrale del nord (uno sciame silenzioso di incrociatori da guerra, corazzate a propulsione di idrogeno metallico, cronopattugliatori, e torpediniere a velatura solare, queste ultime scortate da numerosi vascelli appoggio fissati ad asteroidi cave in grado di proteggerli dalle radiazioni cosmiche) si materializzarono in prossimità degli anelli planetari del sesto pianeta gassoso sulla cinta coloniale esterna, ribattezzato Magna Caledonia, dopo aver compiuto un balzo quantico di pregevole fattura attraverso ammassi stellari, radiolgalassie distorte, quasar instabili e caleidoscopici mondi caotici.
A bordo della karûm, la maestosa nave ammiraglia, si levarono sibili di giubilo a sottolineare la perfetta manovra portata a termine dai quindici polipoidi al timone i quali, ancora impegnati ad analizzare il flusso enorme dei dati di volo elaborati in tempo reale dal supercalcolatore guida, quasi non prestarono la dovuta attenzione al sopraggiungere del loro lattiginoso comandante.
– Un balzo perfetto, non c’è che dire!– sottolineò il generale Agum Ier, un grosso polipoide rossastro la cui epidermide sintetica era ricoperta di vecchie cicatrici in ricordo di battaglie ormai lontane, strisciando sul pavimento di quarzo marziano che riluceva alla luce sulfurea di lampade organiche. Alla vista dell’alto ufficiale, il commodoro Nabonassar, primo Ufficiale di spaziomarina, gli si avvicinò e con fare servile gli porse un bulco nemesiano fritto (il bulco è un piccolo verme grigiastro che prolifera all’interno dei polposi cedri Gaussiani, eccentrici frutti esotici che crescono senza alcun ordine apparente nelle fitte foreste di felci elicoidali che ricoprono gran parte degli atolli boreali del pianeta iperbolico Altarian).
– Se mi è concessa la libertà di esprimermi, vostra Grandezza stellare, noi tutti ci stiamo chiedendo se alla fine l’Alto Comando deciderà di concederci una licenza premio all’indomani della nostra gloriosa conquista di Algabaan Z Reticuli, il dodicesimo pianeta mancante.
Con apparente noncuranza, il generale Agum Ier afferrò il vermiciattolo con uno dei suoi innumerevoli tentacoli appiccicosi. – Porgete i miei complimenti al cuoco – asserì il burbero polipoide, dopo aver ingurgitato la povera bestiola. – Il livello di frittura di questo bulco rasenta la perfezione!
Il Commodoro annuì all’istante, ma, per nulla interessato alle opinioni culinarie dell’ufficiale, restò in silenzio nell’attesa di ricevere da lui una risposta alla precedente domanda.
E la risposta non tardò ad arrivare.
– Poco prima di iniziare le complesse procedure del balzo quantico, sono stato contattato dall’Alto Comando – attaccò il generale Agum Ier guardandosi attorno. – Preso atto dell’ottimo lavoro portato a termine nella galassia di Orione, alla nostra flottiglia è stato ordinato di raggiungere al più presto l’orbita esterna dello sferoide oblato, il tredicesimo e ultimo pianeta che andrà a completare la cospicua collezione di nostra Unicità Galattica. – Il generale s’interruppe di colpo. Alla sua affermazione, infatti, si era alzato un brusio di disapprovazione. Ma il silenzio non tardò a calare di nuovo, spingendo il generale ad aggiungere:– qualcuno di voi ha forse l’ardimento di contraddire i desideri del nostro sublime Imperatore? – Lo sguardo glaciale del generale Agum Ier si posò dapprima sul Commodoro e subito dopo sui polipoidi presenti sul ponte di comando. – Le operazioni di innesco quantico inizieranno fra esattamente due ksecondi1. Come sapete, il vostro amato generale attende da lungo tempo una sacrosanta promozione… quindi ognuno di voi farà di tutto per fargliela ottenere! Ora, se avete intenzione di scendere sulla superficie di quel dannato pianeta bordello al fine di dare sfogo ai vostri apparati sessuali, non sarò certo io ad impedirvelo. Ma ricordate che se allo scadere dell’ultimo ksecondo uno solo di voi non avrà fatto ritorno a bordo della propria nave sarà mia soddisfazione personale far cessare la sua e le vostre vite nella maniera più dolorosa possibile. Sono stato abbastanza chiaro?
Non appena il generale strisciò nei suoi alloggi, i polipoidi ruppero le righe, precipitandosi alle crisalidi extraveicolari. Da lì a pochi ksecondi, infatti, si sarebbero ritrovati immersi nelle ebbre tentazioni psicotattili elargite dalle passionali femmine Caledoniche.
“karûm”
sezione di prua
alloggi 3° livello
balzo quantico + 4’’
– Come sarebbe a dire “abbiamo riscontrato un problema sul tredicesimo pianeta ”? – La voce sibilante del generale Agum Ier interruppe di colpo la placida atmosfera della sua crisalide abitativa (un sontuoso cubicolo di prima classe arredato con eleganti arazzi Tritoniani e tappeti levitanti di seta Uraniana finemente intrecciata con canapa a densità mutevole), dovuta ai benefici effluvi di sostanze oppiacee nebulizzate. – Ho il serio dubbio, colonnello, che nel corso della sua breve licenza lei ha abusato nella deprecabile pratica del sesso psicotattile!
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