Al termine di questa carrellata resta da chiedersi quanto possa dare alla fantascienza questo scambio tra cinema e mondo videoludico. Senza dubbio la maggior parte dei titoli di

successo – sia dei soli videogame, sia di quelli trasformati in film, sia dei film trasformati in videogame – è di genere fantastico. La fantascienza e la fantasy come contenitori di idee hanno guadagnato moltissimo dallo sviluppo dei videogiochi: si pensi a un titolo acclamato come Starcraft, dove sono ripresi tanti soggetti dell’immaginario fantascientifico, dalla "coscienza collettiva" che guida i mostruosi Zerg all’energia fondata sullo sfruttamento di particolari cristalli dei Protoss. O a Wing Commander, simulatore di volo spaziale di grande successo, con alla base una storia ben costruita che vede i terrestri combattere la razza aliena dei Kilrathi: negli episodi più moderni le scene cinematografiche d’intermezzo vedono tra gli attori anche Mark Hammill e Malcolm McDowell che prestano i volti a personaggi del videogioco.Addirittura, per quanto concerne la fantasy si può dire che il genere sia stato quasi rivoluzionato da alcuni titoli, diversi dei quali hanno ripreso il grande successo dei giochi di ruolo tradizionali fondati sull’ambientazione fantastica: il già citato Warcraft, che come il gemello fantascientifico Starcraft (e assai di più di questo) ha dato vita a uno dei più noti e complessi universi immaginari mai costruiti per un videogame. Ma anche Diablo (con i suoi seguiti) è andato oltre la realizzazione di un semplice videogame e ha realizzato un universo così variegato da aver dato vita a diversi romanzi basati su di esso, oltre ad aver ispirato altri titoli ludici di successo (come il più recente Sacred). Senza parlare di un titolo storico come Myst, per lungo tempo il videogame più venduto di sempre, che supera per inventiva e immaginazione qualsiasi concorrente, realizzando un universo parallelo che sfrutta tantissimi elementi dell’immaginario fantastico: libri magici, stregoni, macchinari impossibili e così via. Sono perciò senza dubbio la fantascienza e la fantasy i migliori generi per lo sviluppo dei videogame: come ‘media’ del futuro per antonomasia, il videogame è capace di innovarsi e innovare continuamente, evitando la staticità alla quale inesorabilmente vanno incontro, invece, i tanti e tanti brutti film che ne tentano di sfruttarne il successo e ne uccidono la rivoluzionaria portata di creatività e immaginazione che continua ancora oggi, dal lontano Space Invaders fino ad arrivare là dove nessun giocatore è mai giunto prima.