Transformers: Revenge of the Fallen è il secondo episodio della fortunata saga dei robottoni giganti che, partita dai colori sgargianti targati Hasbro, è approdata l'anno scorso sui grandi schermi in carne, metallo ed effetti computerizzati. Il film è attualmente in fase di lavorazione e, come si sa, durante le riprese a volte si viene a conoscenza di notizie decisamente spiazzanti. Come l'ultima, secondo la quale la trama del film conterrebbe una decisa virata verso il genere cosiddetto courtroom drama, ovvero il giallo ambientato in aula giudiziaria a cui le antiche serie televisive di Perry Mason diedero notorierà mondiale.
A rivelarlo sono due persone certamente "informate sui fatti" (tanto per restare in tema con la terminologia), ovvero Roberto Orci e Alex Kurtzman, sceneggiatori del film insieme a Ehren Kruger. Orci ha infatti dichiarato in una recente intervista: "In questo momento stiamo girando il processo a Optimus Prime. E' una grande battaglia legale." E ha rincarato Kurtzman: "In effetti la prima idea era di scrivere qualcosa tipo A cena con Optimus Prime, ma ci sembrava un po' troppo modesto. Così abbiamo spostato l'ambientazione in un aula di tribunale, e la cosa è andata molto meglio. Inoltre, quando Megatron entrerà verso la fine come testimone a sorpresa dell'accusa, sarà qualcosa che vi farà morire... Veramente di incredibile!"
Archiviata la sorpresa per quello che è, cioé uno scherzo (almeno si spera) degno del maestro J.J. Abrams, i due passano a parlare di come siano stati ispirati da vari sequel del passato. "Abbiamo amato Superman II, L'Impero colpisce ancora (in effetti il miglior film della saga. N.d.A.), Aliens" ha continuato Kurtzman, "erano tutti film che si avrebbero potuto reggersi in piedi anche senza quello che li ha preceduti. Erano grandi, forse anche più grandi dei 'primi episodi' ".
Transformers: Revenge of the Fallen farà ritrovare agli spettatori tutti i personaggi del primo film, ma ne aggiungerà anche di nuovi, così come si annunciano ancora più spettacolari gli effetti speciali. "Parlando seriamente, credo che ciò che la gente si aspetta siano esplosioni ancora più grosse" ha detto Kurtzman, "però penso che Bob e io vorremmo che il nostro lavoro non venga valutato solo su questi aspetti, perché in realtà sono scontati per un film di questo genere, e in effetti sono la parte più facile." L'idea degli sceneggiatori per il sequel consiste pertanto nell'andare oltre gli effetti in CGA, per dare più via e più emozioni all'intera vicenda. "Volevamo che questo film avesse una ragione di esistere più importante della semplice affermazione: gli studios vogliono un altro film sui Transformers. Per cui ci siamo chiesti: come fare a rendere il sequel più emozionante, ancora più del primo film?" ha detto ancora Kurtzman, seguito poi da Orci: "E ora che i robot sono dei personaggi veri, come fare a infondergli più vita?"
Domande in effetti importanti per chi deve scrivere un film, ancora di più se si tratta di un sequel che abbia almeno qualche ragione di esistere non legata al mero sfruttamento commerciale del marchio. Da questo punto di vista Kurtzman e Orci hanno pienamente ragione. La speranza è che non si tratti solo di dichiarazioni di principio ma che si vedranno poi i risultati finali sulla pellicola. Se gli autori azzeccheranno tutte le mosse. Se la produzione non ci si metterà di mezzo. Se qualche altro attore non si farà male (vedi l'incidente capitato a Shia LeBeouf di cui abbiamo parlato qualche settimana fa), costringendo ulteriori cambi di sceneggiatura. Se, se... Ma questa è un'altra storia, seppure sempre di fantascienza.
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