In libreria la ristampa di un volume che contiene diciassette racconti fondamentali nella narrativa fantastica. Parliamo di Incubo a seimila metri (Nightmare at 20,000 Feet, 2002). Questo e gli altri racconti sono scaturiti dalla fervida fantasia di un autore che si può definire “un maestro del fantastico”: Richard Matheson.
L’autore. Richard Burton Matheson è nato ad Allendale, New Jersey, il 20 febbraio 1926. Si diploma nel 1943 e partecipa alla Seconda Guerra Mondiale. Congedato per ferite, studia giornalismo all'Università del Missouri, e già nel 1950 pubblica il suo primo racconto, Nato d'uomo e di donna (Born of Man and Woman), nel 1954 viene pubblicato I am Legend e una sua raccolta di racconti (Born of Man and Woman), successivamente scrive altri capolavori come Tre millimetri al giorno e Io sono Helen Driscoll.
In questo periodo Matheson è piuttosto conosciuto in ambito televisivo per aver scritto varie sceneggiature e così viene convocato da Rod Serling che sta cercando crittori per la serie Ai confini della realtà. Da quel momento la fama dell’autore sarà in continua crescita.
In oltre mezzo secolo ha scritto racconti e romanzi gialli, di fantascienza, horror, fantasy e western. Ha collaborato a lungo con il cinema e la televisione, e ha sceneggiato per il regista Roger Corman alcuni dei film tratti da Edgar Allan Poe. Matheson ha anche scritto la sceneggiatura di Duel, il primo film di Steven Spielberg.
Varie sue opere hanno avuto trasposizioni nel grande schermo come Tre millimetri al giorno e Io sono leggenda. Da quest’ultimo ne sono stati fatti tre film e l’ultima versione è stata diretta da Francis Lawrence, con protagonista Will Smith.
Il volume è corredato da una introduzione di Stephen King e una intervista fatta da Luca Crovi e Sebastiano Pezzani.
La quarta di copertina. Torna in libreria Richard Matheson con i suoi capolavori assoluti, diciassette racconti tra i più famosi del maestro americano del fantastico, tra cui pagine epocali come La preda, storia della lotta feroce tra una donna e un malvagio bambolotto esotico, diventata un film televisivo notissimo in Italia. E poi Incubo a seimila metri, fonte di uno degli episodi più amati di Ai confini della realtà. E una serie di classici della paura, della paranoia, del disagio contemporaneo, quali Il vestito di seta bianca e I figli di Noè, che hanno sancito la fama di Richard Matheson come uno dei più radicali narratori della zona d’ombra. I suoi racconti, accanto alla maestria nel tratteggiare il soprannaturale e la suspense, sono caratterizzati da un rigoroso realismo e da una paradossale ‘credibilità’, da un’attenzione commossa verso quell’umanità marginale e soggiogata da un potere, da un sistema, da una volontà che assume caratteri ‘mostruosi’.
Richard Matheson, Incubo a seimila metri (Nightmare at 20,000 Feet, 2002) traduzione di Maurizio Nati, Fanucci Editore, collana TIF extra, pagg. 243
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