Anche nell’ambito delle teorie cospirazioniste, il luddista mostra un’attitudine fortemente influenzata da questa sindrome: “siccome il cosiddetto ‘sistema’ è dotato di tecnologie che io non ho, allora le tecnologie non mi piacciono”. Ammesso che esista un ‘sistema’ che domina i cittadini indifesi, non sarebbe più razionale dotarsi di tutte le tecnologie possibili per difendersi dal sistema? Cerchiamo di vedere la situazione da una prospettiva diversa. Innanzitutto, il fatto che il ‘sistema’ abbia tecnologie più avanzate è vero solo in parte.

Per concludere: sognatori sì, ma sufficientemente pragmatici
Una critica che ci viene spesso mossa è che il sogno dei transumanisti è appunto “un sogno”. E tale resterà. Facile ribattere che tutta la realtà è stata prima un sogno. L’uomo si distingue dagli altri esseri viventi proprio per la sua capacità di sognare, di pensare il futuro, di immaginarlo, e quindi di progettarlo e costruirlo. Spesso ci dicono: “questa è fantascienza, non scienza”. Ma cari amici, anche il telefono cellulare prima di diventare uno degli elettrodomestici più diffusi del pianeta era un sogno fantascientifico che popolava soltanto le pellicole di Star Trek. Uno scrittore lo ha immaginato e poi un ingegnere lo ha realizzato, proprio ispirandosi alle chiamate wireless tra Captain Kirk e Spock. Prima si sogna, poi si realizza. Questo ci insegna piuttosto che la letteratura fantascientifica è una forma culturale di cruciale importanza per il destino dell’umanità.Ci dicono anche che non tutto ciò che si immagina può essere realizzato. Ma questo è un truismo. Che cosa dimostra? Resta comunque vero il contrario, ossia che ciò che si realizza deve prima essere immaginato. È vero. Non ci sono certezze a riguardo della trasformazione postumana, del longevismo estremo, della fusione tra uomo e macchina, della crionica, del mind uploading, della Singolarità. Di questo i transumanisti sono ben consapevoli. Ma se anche solo una su dieci delle invenzioni prognosticate dai futurologi transumanisti si realizzasse nei prossimi anni, su questo pianeta avrebbe comunque luogo la più grande rivoluzione della storia dell’umanità dai tempi del neolitico. E il bello della storia è che noi siamo qui, ora, pronti a vivere da protagonisti questo momento epocale.
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