Perché è importante pensarci prima
Apparentemente, il discorso sull’evoluzione autodiretta sembra lontano dalla vita quotidiana, dai problemi della gente. Eppure, è importante iniziare a pensare alla questione sin da oggi. Prometeo significa “colui che pensa prima”. In questo senso dobbiamo essere prometeici.
Noi siamo perfettamente coscienti del fatto che la tecnologia nasconde anche insidie, come sistemi di sorveglianza invasivi o farmaci pericolosi. Perciò, una certa cautela è importante.
Tuttavia, riteniamo sommamente ingenuo e controproducente cercare di fuggire dalla tecnica, o evidenziarne solo gli aspetti negativi. Dobbiamo ricordare sempre le sagge parole di Francesco Bacone: “sapere è potere”. Rifiutare la tecnica significa consegnare il potere ad altri. È questo che i cittadini devono capire. Il mondo va avanti. Mettere la testa sottoterra come gli struzzi non risolve i problemi, anzi peggiora la situazione. Il nostro impegno è perciò teso a convincere la gente a non cadere nella trappola delle sirene primitiviste. Chi diffonde la nostalgia di un passato idilliaco che non è mai esistito o il desiderio di un impossibile e filosoficamente infondato ‘ritorno alla natura’ indebolisce i cittadini e i popoli, consegnandoli alla schiavitù. Bisogna invece conoscere il più possibile, essere aperti al futuro, accettare l’idea che la libertà si conquista giorno per giorno, a colpi di update e di upgrade. E prepararsi con largo anticipo a questa eventualità.
La sindrome della volpe e l’uva
Nell’ambito delle nuove tecnologie gioca spesso un ruolo importante la sindrome della volpe e l’uva. C’è un canovaccio che si ripete invarabilmente. Quando appare una novità, scatta immediatamente la critica, il rifiuto. La reazione del cittadino medio è tipica e prevedibile: “siccome non ho le tecnologie (o penso di rimanerne escluso), allora non mi piacciono”. Questo accade anche con le tecnologie transumaniste, ma si tratta di una risposta del tutto irrazionale. La risposta razionale è piuttosto: “siccome non ho queste tecnologie, moltiplico gli sforzi per entrarne in possesso”. Tra l’altro vediamo tutti che lo stesso cittadino che aveva criticato il nuovo strumento tecnico (automobile, televisione, computer, telefonino, ecc.) quando ancora non lo possedeva, una volta che ne è entrato in possesso, non vuole più rinunciarvi.
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