Se chiedete al produttore Glen Schofield di indicarvi quali film abbiano in qualche modo influenzato lo sviluppo del suo Dead Space, ve ne citerà a valanghe, ma uno prima di tutti: Alien, l’originale, quello di Ridley Scott. In effetti è la classica pellicola su cui ci si diverte a discutere dove finisca l’horror e cominci la fantascienza. Un mix di generi che accompagnerà anche il nuovo videogame Electronic Arts, avventura da brividi ambientata all’interno di un misterioso relitto alla deriva nello spazio. Sarà proprio il terrore a farla da padrone e per non lasciare dubbi Schofield si è assicurato la collaborazione di un regista inequivocabile, che ha diretto l’ultimo trailer del gioco.

Tutte sequenze tratte dall’avventura, senza artifici né inserti in grafica computerizzata. Nonostante le contaminazioni cinematografiche e fumettistiche che hanno contribuito a plasmare l’atmosfera angosciante che permea il videogame, Dead Space privilegia la narrativa del joypad. Una direzione chiara sin dall’inizio dei lavori e secondo cui, mantenendo sempre il controllo sull’azione, la storia, un po’ come esposto magnificamente in Bioshock, diventa l’aria che respiriamo. La si apprende cioè attraverso i tanti stimoli e le memorie digitali che costellano il percorso e si frappongono fra i due fondamentali: noi e l’obiettivo della nostra missione. I popcorn quindi tirateli fuori adesso, perché a Halloween, quando uscirà il videogame per Pc, Playstation 3 e Xbox 360, non staccherete più le mani dal controller.
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