Quattro anni dopo il primo film, Hellboy torna al cinema ed è più 'in forma' che mai.
Divertente, visionario ed intelligente, il secondo capitolo delle avventure del personaggio creato da Mike Mignola brilla per la notevole forza visiva e per il grandissimo humour della sceneggiatura scritta da Guillermo Del Toro.
Sotto il profilo della composizione delle scene e della regia, Hellboy 2 - The Golden Army dimostra (qualora ce ne fosse ancora bisogno dopo Il Labirinto del Fauno) come e perché il cineasta messicano davvero sia pronto (e probabilmente la scelta migliore) per girare i due film di Lo Hobbit.
Hellboy 2, infatti, porta lo spettatore a confrontarsi con una storia dal sapore arcaico, che affonda le radici in un passato remoto di cui gli uomini, però, non hanno più memoria. Una favola che apre il film e viene raccontata in una notte di inverno degli anni Cinquanta al piccolo Hellboy dal professore Bruttenholm di cui John Hurt riprende il carisma.
Molti millenni fa, il Re di un popolo guerriero costruì un esercito dorato di automi imbattibili che massacrarono gli esseri umani. Gli uomini, così, sottoscrissero una tregua nei confronti del sovrano che lasciò addormentare per sempre la sua armata in cambio della fine, da parte dell'umanità, dell'aggressione nei confronti della Natura.
Oggi, però, che l'umanità ha dimenticato il patto, sfidando apertamente suo padre, il principe Nuada decide di risvegliare l'esercito e conquistare il pianeta in nome della Natura.
Sulla sua strada si 'erge' Hellboy, l'ex piccolo diavolo trovato in Scozia ancora bambino e diventato un inatteso difensore degli uomini, amante dei sigari, dei gatti e perdutamente innamorato della sua compagna Liz Sherman.
Insieme a lui Abe Sapiens, la strana creatura che con il demone è il cuore pulsante della divisione segreta del governo americano dedicata al paranormale e pronta ad intervenire nei momenti di maggiore bisogno.
E' questo insolito terzetto, sulla carta, diretto da Tom Manning interpretato da un sempre straordinario Jeffrey Tambor a dovere combattere la guerra contro Nuada. Ad aiutarli, c'è anche la gemella, la principessa Nuala in contrasto con l'idea del fratello di sconfiggere gli esseri umani.
Pieno di momenti di commedia pura e di tantissime concessioni al cinema di genere (horror incluso) Hellboy 2 - The Golden Army è un film estremamente godibile dove il fascino dei personaggi del fumetto è reso al meglio da Del Toro che, soprattutto nelle sequenze del cosiddetto mercato dei troll sembra volere fare il verso al primo Guerre Stellari.
Costruito su dialoghi molto divertenti e riusciti, il film attinge la sua grande forza soprattutto nella qualità della produzione che pur essendo più ricca e sontuosa rispetto a quella del primo capitolo, massimizza il risultato concentrandosi sull'elemento umano dei personaggi, mostrandocene vizi, vezzi e lacerazioni interiori.
Un ulteriore plauso va anche a Ron Perlman, attore perfetto per il ruolo di Hellboy che viene reso in maniera 'supercool': pacato, mai sopra le righe e decisamente pertinente al suo sviluppo psicologico e caratteriale.
Strepitosa la sequenza in cui Hellboy incontra l'angelo della Morte: al di là della sua forza visiva e dai toni gotici di questa sequenza, è la sua drammaticità che rimanda ad un nero futuro a conquistare il pubblico.
In questo senso, Hellboy 2 - The Golden Army è anche la dimostrazione di come il cinema di genere, diretto da autori dello spessore di Del Toro possa diventare terreno fertile per la creazione di piccoli e grandi capolavori.
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