Il tema degli universi paralleli può essere trattato in modi diversi, ambientare semplicemente una storia in un mondo "altro" rispetto al nostro è forse il più semplice, le grandi o piccole differenze possono da sole essere motivo di interesse.
Diversi autori hanno tuttavia provato a immaginare cosa potrebbe succedere nel caso in cui fosse possibile passare da un continuum all'altro.
Tra loro possiamo citare Henry Beam Piper e il suo Paratempo (ma anche con il folgorante racconto Passò intorno ai cavalli), Harry Turtledove con il ciclo Crosstime Traffic e il meno noto David Mason, autore del romanzo Mille e una Terra, dove le infinite repliche del nostro pianeta costituiscono il palcoscenico per invasioni e guerre tra civiltà nate in differenti piani della realtà.
Anche Fabio Oceano presuppone un dislocamento, stavolta di una singola astronave, tra due differenti universi, nessuno dei quali è quello dove viviamo noi, e nel romanzo Stella rossa ne esamina le conseguenze.
Decisamente intrigante il presupposto di base, un'Unione Sovietica che ha superato la crisi degli anni novanta ed è la potenza dominante del pianeta costruisce un'astronave avanzatissima, che dovrebbe da sola costituire un deterrente sufficiente a evitare una guerra con Cina e Germania, anch'essi paesi socialisti.
Durante la crociera inaugurale della Stella rossa purtroppo qualcosa va storto, e l'astronave si ritrova in un altro universo, dove il comunismo è crollato e il capitalismo costituisce il sistema dominante.
Mentre la comprensione di quello che è realmente successo si fa strada sia a bordo della Stella rossa che sulla Terra, con i sovietici di colpo consapevoli che la loro missione è di colpo cambiata e i "capitalisti" sgomenti di fronte alla loro inferiorità tecnologica.
Inizia così un gioco complesso e frenetico, gli sparuti gruppi comunisti rimasti prendono vigore, e oscure trame iniziano a disegnarsi sia a bordo che nei palazzi del potere dei diversi governi.
Mentre gli equilibri politici globali vacillano i militari e gli scienziati americani si chiedono come poter colpire un'astronave che sembra impossibile individuare, allo stesso modo sulla Stella rossa ci si interroga su come affrontare un intero pianeta, la via della pace è percorribile o è meglio sferrare un colpo improvviso e mortale, approfittando della propria superiorità?
Stella rossa è un romanzo avvincente, che non si basa solo sull'ottima trovata iniziale, ma descrive una situazione complessa sia nei rapporti tra gli ufficiali dell'astronave che tra scienziati e politici "terrestri".
Tutta la prima parte vive sulla descrizione dei personaggi che poi si troveranno in mezzo a una situazione veramente difficile, e animeranno una seconda parte decisamente movimentata.
Gli intrighi del mondo socialista da cui proviene la Stella rossa, e che hanno portato Dimitri Valenko a bordo, trovano un contrappeso tra quelli in campo capitalista, ma in entrambe le realtà ci sono persone disposte a lottare per evitare il disastro.
Il romanzo mostra qualche lieve incertezza stilistica, ma nulla in grado di guastare il piacere della lettura, che scorre veloce grazie a un ritmo sostenuto, che nell'ultima parte diventa addirittura frenetico.
Un definitiva Stella rossa è un romanzo solido e senza fronzoli, teso a raccontare una storia e a raccontarla bene, riuscendo pienamente nell'intento.
Il finale, per quanto il romanzo sia perfettamente autoconclusivo, lascia aperta la porta a un seguito, in effetti sono molte le domande rimaste in sospeso, per esempio dopo il passaggio della Stella rossa nell'universo "capitalista" non sappiamo più nulla di quanto successo nella realtà "sovietica".
Potrebbe essere che ci attenda un altro romanzo ambientato nello stesso multiuniverso, e devo dire che l'idea non mi dispiace per niente, le potenzialità mostrate da Oceano sono notevoli, spero abbia modo di esprimerle al meglio.
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