Che fosse nata una stella (marina?), lo si era capito subito. Bioshock, l’ultimo pargolo di Kevin Levine, mister Irrational Games, oggi scuderie 2K, ha conquistato il pubblico e fatto incetta di premi. Dimostrando che anche i giochi belli hanno successo. Eccome. Nel giro di qualche mese, tutti a parlare di Rapture. Dell’utopica città sommersa di Andrew Ryan. Della metafora di come rovinosamente possono crollare i sogni dell’uomo.
Bioshock non è solo un eccellente videogame, è un capolavoro di narrativa digitale. Si viene letteralmente immersi nella storia di un mondo caduto in rovina. Fino ad ora lo si poteva fare su personal computer e Xbox 360. In autunno, si potrà sbarcare a Rapture anche con Playstation 3. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono. E questa è l’investitura ufficiale per una serie che ormai, e non senza un roboante capitolo cinematografico in arrivo (diretto da Gore Verbinski, il regista dei Pirati dei Caraibi), è entrata a pieno diritto tra i cult multimediali di inizio millennio.
La versione Playstation 3 sarà disponibile in ottobre, a circa a un anno di distanza rispetto all’originale per Xbox 360 e Pc, uscita a fine agosto del 2007. Per farsi perdonare il ritardo, l’editore americano 2K Games promette varie novità, che verranno svelate nei prossimi mesi. Le prime indiscrezioni parlano di aspetti sostanziosi, come percorsi alternativi e scenari inediti, e non semplicemente una manciata extra di plasmidi, i modificatori genetici che nel gioco danno accesso a facoltà paranormali. Tecnicamente, il videogame per Playstation 3 dovrebbe invece mantenere quanto di buono visto su Xbox 360 e le immagini sembrerebbero confermarlo. Dell’adattamento si sta occupando 2K Marin, un nuovo studio di sviluppo aperto da 2K Games a Novado, in California, dove sono confluiti alcuni veterani di 2K Boston e 2K Australia, i team ex Irrational Games che hanno creato il primo Bioshock.
Già, perché nel 2009 dovrebbe essere pronto il secondo giro. Sarà proprio 2K Marin a occuparsi direttamente di quello che potrebbe essere un prequel dell’avventura del 2007, nel quale il giocatore, scampato miracolosamente a un incidente aereo, raggiunge con una capsula i ruderi di Rapture, società ideale fondata sull’individualismo più sfrenato, costruita in fondo al mare nel secondo dopoguerra dal magnate Andrew Ryan e ispirata al pensiero di Ayn Rand, ma presto implosa su se stessa. In Bioshock 2 pare quindi si indagheranno le ragioni della rivolta che distruggerà per sempre le illusioni di Rapture, trasformandola nello scheletrico fantasma art déco in cui si è avuto modo di aggirarsi. Pur rimanendo a capo degli studi di Boston, Kevin Levine, il papà del videogame, non abbandonerà il progetto. Affiancherà però gli impegni di Bioshock 2, che seguirà come una sorta di supervisore, a quelli di un altro titolo top secret, al quale si dedicherà personalmente il suo gruppo. Secondo voci piuttosto insistenti, dovrebbe trattarsi di un nuovo X-Com, mito degli anni ’90 e non plus ultra dell’azione tattica, nel contesto fantascientifico delle invasioni aliene.
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