Ammettiamolo: a meno di non avere 16 anni, il nuovo Superman Returns non ci ha fatto impazzire. Al suo meglio sembrava una fotocopia in alta definzione e senza traccia di originalità della versione di Richard Donner del '78, di gran lunga migliore ancora oggi.
Il che non aveva impedito al regista Bryan Singer di sperperare 270 milioni di dollari di budget per riportare in vita l'uomo d'acciaio, con un incasso globale di 397, non esattamente il sogno della Warner Bros.
Motivo per cui le voci su un possibile sequel hanno attraversato tutte le fasi inevitabili, da voci di abbandono del regista, dell'attore e della casa di produzione stessa.
Almeno fino a qualche giorno fa, quando Brandon Routh, il nuovo volto di Clark Kent, ha raccontato gli ultimi sviluppi del progetto a Sci Fi Channel, dopo una conferenza tenutasi a Pasadena per il lancio della miniserie Fear Itself, in cui interpreta uno dei segmenti.
"Bryan mi tiene aggiornato sul procedere dei lavori" racconta Routh "e ritiene che avrà una sceneggiatura completa entro la fine del 2008, per poi iniziare le riprese nel 2009." Per lo meno, specifica, "per quanto riguarda la mia parte".
Riguardo alle voci che vedono Superman combattere contro più cattivi contemporaneamente, Routh spiega ridendo che "io mi sto tenendo in forma, anche se a livelli normali. Quando inizierà la produzione vera e propria dovrò invece buttarmi negli allenamenti a livello professionale".
Vista la complessità di una produzione del genere, sembra difficile che il film possa iniziare la preproduzione, le riprese e la postproduzione, per un'uscita nello stesso 2009, senza contare che al momento abbiamo solo un titolo Superman: Man of steel.
Ci vorrà tempo, ma l'uomo d'acciao tornerà a volare sugli schermi cinematografici, anche se certamente avrà davanti avversari non indifferenti e non solo nelle file dei cattivi.
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