Dopo ventisette anni, in un altro dicembre, L'esorcista è campione di incassi in Italia.
E non è difficile intuire perché. Pochi film hanno, infatti, terrorizzato il pubblico come L'esorcista di William Friedkin, il film che nel 1973 a poche settimane dalla sua uscita si piazzò come il più grande successo commerciale della storia del cinema, preceduto soltanto da Via col vento e Il padrino. Una pellicola che molti hanno tentato di emulare, funestata da due pessimi e ridicoli sequel (uno addirittura con Richard Burton come protagonista) e che adesso potrà essere superata soltanto da questa nuova versione integrale e restaurata. Ispirato dal romanzo di William Peter Blatty il film con protagonista Linda Blair, Ellen Burstyn, Max Von Sydow e Jason Miller fu girato da Friedkin sulla traccia dell'esorcismo di un ragazzo di quattordici avvenuto nel 1949 in Maryland. Un evento di cui Blatty venne a conoscenza mentre studiava all'università di Georgetown e cui si avvicinò nel 1967 per scriverne la storia. Nominato a dieci premi oscar, L'esorcista vinse soltanto due per la migliore sceneggiatura non originale e per il suono. Adesso il film ritorna nelle sale nella versione in cui il regista e il romanziere avevano sempre creduto sin dall'inizio e che - con il materiale aggiunto e restaurato - non solo approfondisce l'aspetto spirituale della storia, ma propone ancora un'altra serie di momenti terrificanti. "C'è voluto un quarto di secolo perché riuscissi finalmente a capire gli intenti di Blatty.' Dice Friedkin "e soprattutto c'è voluto tutto questo tempo perché arrivassi ad essere d'accordo con lui." William Blatty spiega, invece, qual è il senso di questa nuova terrificante versione del film: "Ritengo che tutti noi abbiamo imparato molto riguardo il Bene e il Male guardando questo film. Se da un punto di vista visivo è come una lunga corsa sulle montagne russe, sotto un altro aspetto più profondo e inconscio ti viene detto che nell'Universo esistono forze spirituali attive e presenti nella nostra vita. Alcune sono simpatiche, altre sono terribili. In fondo ti viene detto anche esiste un Dio in cui credere..." Sono undici i minuti aggiunti a questa nuova versione del film e tagliati in quella originale tra cui la scena più famosa chiamata La camminata del ragno in cui la protagonista Linda Blair che nel film ha il nome di Regan scende le scale muovendo le braccia proprio come fanno i ragni. Una sequenza spaventosa che Friedkin tagliò nella versione uscita nelle sale americane nel Natale del 1973 considerandola "troppo" per una pellicola che aveva raggiunto una tensione già molto elevata. Il budget previsto per quattro milioni e mezzo di dollari arrivò a circa dodici con il film girato a New York in un teatro di posa a venti sotto zero per consentire il maggiore realismo possibile. Sebbene il famoso compositore dei temi musicali di Mission Impossible Lalo Schifrin fu contattato in un primo tempo per la colonna sonora, Friedkin decise di dare, invece, una possibilità al giovane musicista Mike Oldfield che per il film scrisse la suite intitolata Tubular Bells. Adesso questa nuova versione restaurata e digitalizzata arriva nei cinema per spaventare ancora una volta e con lo scopo non troppo nascosto di rinverdire gli straordinari incassi di quasi trenta anni fa che in America in meno di un mese di programmazione ha già incassato oltre cento miliardi di lire.
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