Ma torniamo ad Iron Man che nasce, come personaggio, nel 1963 dalla collaborazione tra Stan Lee (il principale genio creativo della Marvel degli anni ’60), Larry Lieber (sceneggiatore e fratello di Stan Lee), Don Heck e Jack Kirby (il disegnatore responsabile della maggior parte dei personaggi “storici” della Marvel). Dopo aver inizialmente diviso con Capitan America le pagine della serie Tales of Suspense e con Sub Mariner la serie Iron Man and Sub-Mariner, passa ad avere una testata tutta sua dal 1968 con The Invincibile Iron Man, giunta fino ai giorni nostri anche se con diversi azzeramenti della numerazione. Appare però subito anche nella testata The Avengers, il supergruppo di cui non solo è tra i membri fondatori, ma di cui sarà molto spesso il principale finanziatore.È interessante notare come Tony Stark, l’uomo che prima ha creato e poi indossato l’armatura di Iron Man, sia stato l’unico dei supereroi “storici” della Marvel privo di veri e propri super poteri. Tutti gli altri hanno avuto la fortuna (o la sfortuna nel caso di alcuni) di acquisire dei poteri o di averli per via genetica: Tony Stark no. È un uomo fisicamente normale, che fa la sua differenza nel mondo grazie al suo ingegno creativo e alla sua posizione sociale, che poi si traduce praticamente nell’avere grande e comoda disponibilità di soldi. La sua arma è la tecnologia che lui stesso si crea.Curioso notare come il personaggio equivalente nell’universo DC Comics sia Batman. Entrambi non hanno poteri, entrambi fanno affidamento sulla loro mente (da grande inventore uno e da grande detective l’altro) ed entrambi usano per combattere il crimine dei gadget tecnologici. Le somiglianze non finiscono qui: entrambi sono ricchi grazie ai loro genitori ed entrambi sono dei playboy di successo (del resto tutti i ricchi sono playboy di successo e non solo nei fumetti).Iron Man ha un’altra particolarità nell’universo a fumetti della Marvel: è sempre stato, forse con la sola eccezione di Capitan America, il supereroe più legato all’attualità storica e politica, a quello che accadeva nel mondo al momento della sua pubblicazione, fin dalle sue origini. Tony Stark, ricco industriale e genio della tecnologia, si trova infatti a osservare sul campo lo sforzo bellico americano nel sud—est dell’Asia, quando rimane ferito e viene catturato da agenti del Vietnam comunista. Grazia all’aiuto del compagno di prigionia Yin Sen, costruisce un’armatura e fugge. Tornato a casa, Stark scopre che la piastra pettorale dell’armatura è tutto quello che impedisce alla scheggia che lo ha ferito di perforargli il cuore e decide quindi di dare vita a Iron Man, costruendo una nuova identità come guardia del corpo di sé stesso.L’importanza delle Industrie Stark come produttrici di armi e di tecnologia porteranno Iron Man a scontarsi spesso con agenti e superesseri di origine o simpatie comunista, mantenendo anche nei fumetti la “psicosi” americana della minaccia rossa. Solo più tardi, con l’affermarsi dell’opposizione alla guerra in Vietnam e il sorgere di una visione politically correct, la serie abbandonerà i temi da guerra fredda e Stark rivedrà addirittura il suo impegno come costruttore d’armi.Da segnalare anche come, con il passare dei decenni di vita di un personaggio che deve rimanere nella sua perenne età fittizia di trentenne, le suo origini siano state aggiornate spostando l’episodio di creazione della prima armatura prima durante la Guerra del Golfo e poi in Afghanistan.A differenza di altri supereroi più inclini a pattugliare le strade per proteggere i passanti dai criminali comuni, Stark e il suo alter ego Iron Man tendono più a fare parte di una elite. Intanto il ruolo di guardia del corpo fittizia tende ad avere il doppio scopo di protettore delle fabbriche Stark e di sperimentatore di nuove invenzioni, tanto che spesso il “gadget della settimana” presentato nella prima parte di una storia si rivela immancabilmente risolutivo nella seconda parte, quando si tratta di affrontare il cattivo di turno. Nel suo tempo libero Iron Man fa parte dei Vendicatori e spesso li dirige, mentre ambiguamente Tony Stark finanzia l’intero gruppo in una specie di insider trading supereroistico. Anzi, molto spesso le fortune economiche di Tony Stark, sono il deus ex—machina di tutti i finanziamenti dell’universo Marvel, dandogli un ulteriore ruolo da mecenate.
L’Uomo di ferro: dalla carta al grande schermo
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