Meglio di così non poteva venire. Questa è davvero una certezza, con l'unico distinguo derivato dal fatto che se ci fossero stati degli altri attori maschi migliori le cose - probabilmente - sarebbero andate un po' meglio. Non basta Tristine Skyler (notevole la sua partecipazione nel doppio ruolo di fidanzata gentile e di strega direttrice del Sabba) a salvare la situazione di una pellicola dove tutto è affidato al talento di Joe Berlinger, un regista di documentari che usa i 32 millimetri come se fossero una macchina da presa a mano. Blair Witch 2 - Il libro segreto delle streghe non è un sequel di un film, quanto piuttosto di un fenomeno collettivo che tra Internet e sale cinematografiche ha conquistato mezzo mondo. Cinque ragazzi che vogliono seguire le orme dei loro eroi cinematografici, vivono una strana esperienza con cinque ore di buco. Un'amnesia spazio - temporale documentata dalle loro videocamere. Un incontro imprevedibile con il Male e con quella che si rivela per essere non solo una leggenda. Ed è questa ossessione per il documentario fotografico, queste accelerazioni narrative finalizzate a contestualizzare il mito in un ambito visivo e narrativo legato alle macchine da presa a legare questo seguito spurio al suo illustre predecessore . BW2 è un film che nasce sulla terra di confine tra la necessità di dare un seguito commerciale ad una storia e un'idea innovativa. Trasportare l'azione dal campo sperimentale a quello dell'horror classico. "Siamo tutti vergini" dichiara uno dei protagonisti della storia, quasi a ricordare il cinema dei Roger Corman dove sono gli innocenti le vittime predestinate dell'azione.
BW2 per certi versi potrà sembrare un B - movie nato solo per clonare il successo del suo predecessore e sfruttarlo il più possibile in termini commerciali. In realtà questa pellicola è uno sforzo complesso per 'normalizzare' un esperimento spontaneo e riportarlo nei binari (tranquilli?) del cinema del terrore classico. Il risultato? Poco più che mediocre, ma come poteva essere diversamente quando l'aspettativa non risolta nel primo film ha pesato ancora così tanto sul secondo? Forse la risposta vera è che non si doveva tentare, ma adesso che c'è l'importante resta goderselo per quanto è possibile.
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