In realtà, il suo nome al grande pubblico suonava ancora ignoto, ma la stima dei giovani seguaci era tutt’altro che immeritata. Per tutta la durata dei suoi vagabondaggi – in preda a un’alterazione di coscienza praticamente costante – prima in America, di qui in Messico (dove uccise la moglie Joan Vollmer Adams in un tragico incidente con la pistola), quindi in Sud America sulle tracce dello yage (nome indigeno per la bannisteria caapi, una pianta i cui estratti avrebbero dovuto produrre una droga misteriosa dai leggendari effetti telepatici e

“La droga produce la formula di base del virus del «male»: l’Algebra del Bisogno. La faccia del «male» è sempre la faccia del bisogno assoluto. Il drogato è qualcuno che ha un bisogno assoluto di droga. Oltre una certa frequenza il bisogno non conosce nessun limite né controllo. […] E la droga è una grande industria. […] Se volete alterare o annientare una piramide di numeri in correlazione seriale dovete alterare o rimuovere il numero alla base. Se vogliamo annientare la piramide della droga dobbiamo partire dalla base: il Tossicodipendente della Strada, e smetterla di partire lancia in resta contro i mulini a vento, cioè contro i pesci grossi, i quali sono tutti immediatamente sostituibili. Il tossicodipendente della strada, che ha bisogno della roba per vivere, è l’unico fattore insostituibile nell’equazione della droga. Quando non ci saranno più tossicodipendenti disposti a comprare la droga non ci sarà più traffico di droga. Finché esisterà il bisogno della droga, ci sarà qualcuno pronto a soddisfarlo”1.Fu Brion Gysin, altro assiduo frequentatore del laboratorio creativo che i beatnik avevano installato a Parigi, in maniera del tutto informale, presso il cosiddetto Beat Hotel del Quartiere Latino, a introdurre Burroughs alla tecnica del cut-up, già usata negli anni Venti dal dadaista Tristan Tzara.
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