Tim Kring, cinquantunenne californiano della Contea di El Dorado, famoso agli appassionati come l'ideatore del controverso e sfortunato serial Heroes, è in procinto di iniziare una nuova avventura, questa volta non sugli schermi televisivi ma bensì utilizzando carta e inchiostro. Ha infatti appena stipulato un contratto per la pubblicazione di una trilogia di romanzi di storia alternativa, The Flag of Orpheus, di cui è coautore insieme allo scrittore newyorchese Dale Peck.
Per Kring si tratta di un esordio in campo letterario, dopo quasi un ventennio di carriera di autore e produttore televisivo e cinematografico. Le soddisfazioni maggiori le avute soprattutto sul piccolo schermo a partire dal 1999, anno in cui i primi progetti da lui interamente concepiti e prodotti iniziarono a farsi notare. Parliamo di Strange World, serial di investigazioni ipertecnologiche che in quale modo richiamava alla mente X-Files. Ma è nel 2001 con Crossing Jordan, attualmente in onda da noi su LA7, che Kring sbanca gli ascolti: le storie della squadra di patologi legali alle prese con i casi più complicati affascina il grande pubblico e mette a disposizione di Kring mezzi e potere per mettere in campo il suo progetto più ambizioso. Heroes prende vita nel 2006 e si trascina per quasi due stagioni, tra ascolti di buon livello, scioperi di autori e altre difficoltà. Ma per Kring non è sufficiente, così decide di realizzare il suo sogno nel cassetto, cioé diventare un romanziere.
La trilogia The Flag of Orpheus è un tecno-thriller ambientato in una Terra alternativa della fine del ventesimo secolo, e tratta del tema degli abusi del potere e dell'obbligo morale di non cedere alla prepotenza. Il primo volume della trilogia, intitolato Shift, dovrebbe uscire nel 2009, per i tipi della Random House. I diritti dell'intera trilogia sono stati invece acquistati dalla Crown Publishers per la modica cifra di 3 milioni di dollari USA. E' già previsto che il lancio di ogni volume sarà affiancato da una serie di iniziative di marketing, tra le quali la creazione di un reality game ispirato alle vicende del libro. Per Kring si tratterà di un impegno non da poco, che inevitabilmente lo distrarrà parzialmente dal seguire la sua ultima creatura televisiva. Si spera che gli Eroi, dopo tutte le difficoltà che stanno incontrando, non debbano arrendersi anche ai nuovi interessi del loro padre spirituale.
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