In un futuro molto prossimo l'USS Nebraska, un avanzatissimo sottomarino americano equipaggiato con le più moderne tecnologie, scoprirà nel Mediterraneo meridionale un oscuro santuario sommerso avvolto in un terribile mistero.
Ben al di sotto della costa meridionale del Mediterraneo si nasconde un segreto occulto che, fin dalla seconda guerra mondiale, frustra qualsiasi tentativo per sfruttarne le terribili potenzialità. Ci hanno provato i tedeschi di Hitler ed anche i russi durante la Guerra Fredda ma ogni approccio per svelare quanto è stato oculatamente reso inaccessibile dalle profondità del mare, si è sempre risolto in una tremenda tragedia. L'USS Nebraska, lo stato dell'arte della tecnologia bellica americana, si troverà a seguire il segnale di un vecchio sommergibile russo affondato anni prima sulle soglie di un immenso santuario sommerso ed entrerà inconsapevolmente in una catena di eventi che affonda le radici nella mitologia delle civiltà che hanno dato alla luce i più antichi poemi in lingua ugaritica.
Xavier Dorison è un giovane ma affermato sceneggiatore francese che si è fatto le ossa, da un decennio a questa parte, spaziando per i generi più vari e collaborando con tutte le maggiori case editrici di fumetto d'oltralpe. Di recente approdato anche alle sceneggiature cinematografiche (Triplice Inganno, 2006), Dorison scrive i tre (per ora) volumi di Santuario per Les Humanoïdes Associés, da anni rinomata per aver dato alla luce alcuni dei migliori fumetti fantascientifici francesi, in quasi quattro anni. Santuario è infatti un'opera complessa, molto articolata e dalla struttura difficile anche se l'ambientazione, il futuristco USS Nebraksa, lascerebbe intuire il contrario. Nell'atmosfera claustrofobica del sommergibile viene costuito ad arte un dramma terribile che porta l'equipaggio a confrontarsi con i lati più tenebrosi della antiche tradizioni sovrannaturali di area semitica. Militari ben addestrati, abituati a fronteggiare le situazioni più pericolose, si troveranno ad affrontare qualcosa di completamente diverso, non razionale, contro cui le loro macchine perfette non possono nulla. Reminescenze dell'Abyss di James Cameron si fondono con tematiche mitologiche ed orrorifiche pescando negli incubi dell'inconscio umano seguendo le linee di una narrazione concitata, cupa, disperata che schiaccia il lettore come se si trovasse effettivamente in un guscio di metallo a migliaia di metri sotto al fondo del mare. Ottimi i personaggi, delineati in modo fin troppo accurato nelle loro angosce e nelle sfaccettature del loro carattere: Dorison riesce a creare un perfetto gioco di incastri e di rimandi fra le loro storie personali e la storia principale utilizzando sottilmente elementi di una e delle altre per accrescere a dismisura la tensione. Unico difetto che si potrebbe sottolineare in Santuario è la mancanza di respiro della storia, la completa assenza di un qualche stacco dalla crescene tensione narrativa che, accresciuta per le quasi duecento pagine del fumetto, rischia di sovraccaricare lo "spettatore" ottenendo il contrario dell'effetto voluto.
Le sequenze visive, a cura delle matite di Christophe Bec, sono mozzafiato, e spingono l'azione fuori dalle pagine del fumetto pur mantenendo un buon equilibrio espositivo sottolineato dai tratti classici e curati del disegnatore. Immensi scenari sottomarini prendono vita nell'opera di un'artista che si trova a proprio agio sia fra i contorti interni del sommergibile sia nei paesaggi di uno spaventoso mondo sommerso (o sotterraneo), resi entrambi con maniacale ricchezza di dettagli e precisione. Un buon fumetto da non leggere in una serata cupa e tempestosa.
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