Diretto dal veterano del poliziesco Gregory Hoblit, già regista di Hill street giorno e notte, NYPD blue e del thriller con Richard Gere e un ancora sconosciuto Edward Norton Schegge di follia, Frequency è tutt'altro che una scemenza, nonostante la trama ad una superficiale lettura potrebbe lasciare pensare. Su una storia improbabile, ma decisamente seducente è stato costruito, infatti, un thriller ad alta tensione che, però, potrebbe farvi versare tutte le vostre lacrime. Un giovane poliziotto John Sullivan vorrebbe potere modificare quello che era accaduto il 12 ottobre del 1969. Trent'anni prima, infatti, suo padre Frank, un coraggioso pompiere, ha perso la vita in un incendio. Quando durante una tempesta magnetica John trova l'attrezzatura da radioamatore di suo padre scopre di potere mettersi in contatto con il genitore in virtù delle scariche statiche e scopre anche di potergli salvare la vita descrivendogli esattamente cosa gli accadrà il giorno dopo e come potrà mettersi in salvo.

Così in una storia che ricorda l'andamento dei paradossi temporali di Star Trek, enfatizzata da una regia di qualità, attenta soprattutto a non strafare, dinanzi ai nostri occhi si materializza un altro esempio di fantastico che serve ad accarezzare i desideri più reconditi della nostra anima. Chi non vorrebbe potere cambiare alcune cose del proprio passato, magari non perdendo quell'occasione oppure quella persona? Frequency gioca proprio su questo con l'alibi (peraltro emozionante) di padre e figlio uniti in un ponte spazio temporale per potere fermare un serial killer che li minaccia entrambi in epoche diverse. Il vero scopo della pellicola è costringerci a riflettere su un gioco di possibilità che cambierebbe per sempre le nostre esistenze e ci riporterebbe indietro le persone che amiamo. A chi poi non farebbe piacere potere parlare in un baracchino con una persona che si è tanto amato? In un raffinato e ironico gioco di prospettive temporali (John parlando all'altro capo del filo con il suo piccolo amichetto di sempre gli consiglia di ricordarsi la parola Yahoo per diventare ricco...) quella che si dipana in Frequency è una trama su diverse prospettive: quella emotiva, quella legata al thriller, quella che punta ad enfatizzare lo slittamento degli elementi spaziali e temporali. Un film carico di emozioni, che senza sdilinquimenti ci porta ad accarezzare con i protagonisti un vero sogno che ha tanto l'aurea di una chimera: potere salvare chi amiamo da ogni pericolo e - soprattutto -potere riuscire a dominare almeno per un po' il tempo che passa con una tecnologia non troppo sofisticata che ci riporta ai primordi di questo secolo e a Guglielmo Marconi. Da non perdere soprattutto perché la regia ha saputo dosare la trama e l'azione al punto di non perdere mai di vista le varie parti del film, sapendole rendere omogenee e quasi sempre estremamente convincenti.