Nel 1852 Hans Christian Andersen aveva provato a immaginare l’Europa del futuro: Francia e Inghilterra collegate da un tunnel sotto il Canale della Manica, cieli solcati da navi volanti e le gloriose testimonianze del passato ridotte a cumuli di rovine, meta di pellegrinaggio per i visitatori americani sulle tracce delle loro origini. Così si raccontava in Tra mille e mille anni, prefigurazione di un turismo di massa, mordi e fuggi, che rigorosamente in otto giorni, forte delle velocissime conquiste tecnologiche, pretendeva di vedere e capire la Gran Bretagna, la Francia, la penisola iberica, l’Italia (dove Roma, compresa la basilica di San Pietro, sopravviveva in pochi ruderi dispersi nella campagna), la Grecia, il Bosforo, le città lungo il Danubio, la Germania, la Norvegia, la Danimarca, la Svezia e, sulla via del ritorno, l’Islanda.
Non all’Andersen “futurologo”, ma a una delle più celebri storie del favolista aveva invece guardato la scrittrice di fantascienza Joan D. Vinge, per il suo romanzo La regina delle nevi (The Snow Queen), vincitore del Premio Hugo nel 1981. A quella stessa fiaba dello scrittore danese si ispirano ora due videogiochi per Pc. L'avventura degli ucraini Electronic Paradise ripercorre la rocambolesca vicenda della piccola Gerda, decisa a ritrovare a ogni costo il suo amico e vicino di casa Kay, creduto da tutti morto, ma finito prigioniero della Regina delle nevi. Mentre in HCA The Snow Queen and the Magic Mirror, i danesi Guppyworks hanno addirittura affidato il ruolo del protagonista allo stesso Andersen, catapultato a inizio Ottocento a Christiania (l’odierna Oslo), in una Norvegia sepolta sotto una coltre bianca.
La missione dell’intraprendente ragazzo sarà sempre quella di rintracciare Kay, in viaggio sulla slitta della Regina delle nevi, dopo che un frammento di specchio magico gli si era conficcato in un occhio, capovolgendo la visione delle cose. Nel suo cammino Hans Christian, guidato dal giocatore, si imbatterà nei personaggi destinati a popolare i suoi libri. Un espediente già felicemente usato dalla software house di Copenhagen in HCA The Ugly Prince Duckling, l’unico dei tre attualmente disponibile in Italia, distribuito da Leader. Il videogame prende spunto dalla biografia del favolista, giunto quattordicenne nella capitale, povero e solo, desideroso di farsi strada sul palcoscenico. Elementi trasfigurati da Guppyworks nell’avventura punta e clicca, dove un teatrino si anima, fornendo personaggi e ambientazioni alla vicenda, in cui Andersen deve salvare una principessa in balia del Signore delle Tenebre, evitando così che la città cada in preda al buio e ai troll. Durante l'impresa, girovagando per le strade della Copenhagen del XIX secolo, incontrerà alcuni dei protagonisti delle sue future favole, come la piccola fiammiferaia, la sirenetta, il guardiano dei porci, la pastorella e lo spazzacamino.
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