Sabato
Sabato mattina sono già in piedi, pronto ad affrontare una densa serie di impegni. Giuseppe Lippi ci erudisce sul mito di Superman. Lippi non è una scoperta, sempre competente e sempre in grado di calamitare l'attenzione dell'uditorio.Le Edizioni della Vigna presentano le loro collane, nonché Giro planetario - L’antologia completa a cura di Emilio Di Gristina e il romanzo Vladimir Mei, Libero Agente di Donato Altomare. Altra piccola casa editrice, con tanta passione e tante ambizioni. Anche il libro di Altomare finisce nella lista della spesa.La mattinata si chiude con una chiacchierata con Lolita Fatjo che doveva trattare dello sciopero dell’Associazione degli sceneggiatori americani. In parte lo è stato. Ma per la maggior parte del tempo ci scambiamo pareri da fan sul prossimo film di Star Trek.Il pomeriggio vede susseguirsi incontri senza soluzione di continuità. Prima Ruth Nestvold, autrice dell'ottimo romanzo Il linguaggio segreto. Garbata e simpatica commensale, ho avuto la fortuna di vederla nel mio stesso tavolo più volte, a pranzo e a cena, sembra un po' spaesata davanti al pubblico. Ancora incredula delle attenzioni riservatele.A seguire la leggenda vivente Vittorio Catani. Un uomo, un mito, una leggenda. Ma anche tanto capace di non prendersi troppo sul serio. Un vero campione di ironia e autoironia. Poi Mira Furlan, indimenticata Delenn di Babylon 5. L'incontro con lei è molto tranquillo. Mi imbarazzo per una domanda che le pongo. Boccaccia mia. Le chiedo se la sua esperienza di profuga dalla Croazia si sia riversata nel personaggio di Delenn. Lei risponde molto prontamente. In effetti ci racconta di un ottimo rapporto con il mitico J. Michael Straczynski. Uno scrittore molto interessato alla sua esperienza, proprio al fine di evolvere al meglio il personaggio. Purtroppo questa domanda pare evocarle altri brutti ricordi, legati in particolare al successivo ritorno in Croazia, dove ha potuto constatare i danni provocati al suo paese dalla guerra. Danni non solo alle cose, ma anche, e soprattutto alla società. La signora Furlan si scusa e torna a parlare di Babylon 5. Mi sento mortificato. Ma l'auditorio è fantastico. Lungi da essere un luogo di persone superficiali, interessati solo agli aspetti frivoli della vita, pare abbracciarla un attimo. E grazie a questo abbraccio che Mira si riprende e torna a parlare di altro.
E' sabato, la serata sarà densa di sorprese. Prima la cena di Gala e poi la premiazione dei bramati Premi Italia. E qui arriva la prima, commovente sorpresa. La mia amica Selene Verri ha voluto premiare Paolo Arosio, per l'abnegazione con la quale organizza le sue ArosioCon, nonchè per lo storico viaggio a Lione, per partecipare al Lyonacolo. Poi il sottoscritto, per la cura del blog del cenacolo e per i mille passaggi che le ho dato in auto, nonché per la partecipazione al Lyonacolo. Premiato “in contumacia” è infine Giuseppe De Micheli, organizzatore dei proto-cenacoli. Per l'impegno profuso nel raccogliere i fantascientifici milanesi attorno a un desco.
Ma, come dicevo prima la serata del sabato anche serata di premi forse meno "prestigiosi", ma sicuramente importanti. Ossia i Premi Italia. Scherzi a parte, Ernesto Vegetti, coadiuvato da Selene, ha condotto simpaticamente la cerimonia di consegna dei premi. Com'è andata la avete letto da varie parti. Perseo/Elara fa quasi il cappotto. I complimenti sono d'uopo.
La serata prosegue con la simpatica gara tra scrittori Vortex: il minuto più lungo, "gli scrittori mettono alla prova la loro creatività in una gara spietata”, presentata da Silvio Sosio. La gara si svolge con una formula più complicata a dirsi che a farsi.
A ognuno degli scrittori Silvio legge un incipit. Dopo tale lettura lo scrittore di turno ha un minuto per costruire una storia, ma con l'obbligo di non usare per due volte la stessa parola. Fatta eccezione per particelle pronominali e articoli. Se ci riesce guadagna un punto. Se per caso ripetesse la stessa parola, uno degli altri sfidanti può segnalarlo e continuare la storia per quanto resta del minuto. Guadagnando un punto per la segnalazione e un punto se riesce a completare la storia. Ma ciò che ha reso divertente il gioco è la verve dei protagonisti. Sono uscite fuori storie veramente esilaranti. Arrampicate sugli specchi a dir poco clamorose. Alcune da lacrimare dal ridere. Per la cronaca ha vinto Donato Altomare, che ha sconfitto Bruno Vitiello, Alberto Priora, e Riccardo Valla.
Com'è ovvio la notte non finisce con il Vortex. Gozzogovigli e baccanali proseguono fino a notte inoltrata. Io resisto fino alle quattro. Ma mi sono giunte segnalazioni di persone che hanno continuato fino all'alba, assediando il bar oltre ogni limite di immaginazione.
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