Malgrado l'andamento schizofrenico di quest'anno delle serie tv che tanto amiamo seguire, che defungono sul nascere (la donna bionica), tornano in vita dopo la morte (New Amsterdam) o ancora, non si sa in che stato si trovano (Jericho), è comunque un piacere vedere rinnovata una serie avulsa da qualsiasi moda come Pushing Daisies, che è sopravvissuta anche allo sciopero degli sceneggiatori.
Facciamo un breve riassunto per chi non la conoscesse: Ned scopre da piccolo di avere il potere di riportare in vita qualsiasi cosa sia morta solo toccandola, ma questo potere ha due effetti collaterali: 1) se tocca di nuovo la persona (il cane, la pianta, che dir si voglia), questa defunge una volta per tutte, ma 2) se non lo fa, qualcuno o qualcos'altro morirà al suo posto.
Nel primo episodio Ned lavora con un investigatore di nome Emerson, usando un sistema di insider trading davvero peculiare: si fa dire dai morti chi ha anticipato la loro partenza. Ma quando scopre che il suo amore infantile, una ragazza chiamata Chuck, ha fatto una brutta fine... be', farà un'eccezione, che creerà uno strampalato trio di protagonisti. Il tutto in una cornice surreale, carica di humor nero e di toni da cartone animato che rendono la serie un filo diversa da CSI e Law & Order, ma che per fortuna ha incontrato i gusti del pubblico.
Finita la prima stagione all'alba del solo episodio nove causa sciopero, il creatore Brian Fuller (che con la morte scherza già dai tempi di Dead Like Me) ha già messo le carte in tavola per la stagione due, anche sulla base dei cliffhanger abilmente dosati sul finale di stagione.
Così si è lanciato nella dichiarazione che la seconda vita di Pushing Daisies sarà "harder and a little more aggressive", ovvero più dura e un po' più aggressiva.
Considerato che la serie è stata accorciata dallo sciopero e che l'episodio nove è stato ritoccato per farlo diventare un finale di stagione (un po' come accaduto a Heroes), Fuller ha avuto tutto il tempo non solo di scrivere per intero il primo episodio della nuova stagione, ma il plot di altri cinque è stato già approvato dal network (la vitalissima ABC).
Così, si partirà dal gran finale, in cui al pubblico viene rivelato che la madre biologica di Chuck è quella che pensava essere sua zia Lily, quella con la benda sull'occhio per intenderci, la quale però la ritiene definitivamente defunta.
Fuller prosegue dicendo "anche la ragaza scoprirà la verità su sua madre e sarà interessante vedere come reagirà a questa notizia e come Ned cercherà di controllare la sua traiettoria, complicando di parecchio la situazione. E ci saranno alcune piacevoli sorprese".
Ma anche la vita personale dell'investigatore è stato toccata nel finale di stagione e la sua scoperta proseguirà nel nuovo anno di vita della serie.
La vera domanda però è la seguente: era davvero necessario caricare di toni drammatici una serie che aveva fatto dell'esatto opposto il suo punto di forza?
Lo scopriremo solo a settembre, quando Ned tornerà a...spingere le margherite.
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