Tempi duri per la CBS, che dopo aver dominato il mercato televisivo degli ultimi decenni negli ultimi mesi sta perdendo colpi. Forse il mezzo disastro di Jericho può essere anche inquadrato in questa situazione di crisi dell'emittente che lo trasmette, orfana ormai da mesi dei suoi assi CSI - bloccati dallo sciopero degli sceneggiatori - e alle prese con ascolti non esaltanti.
Non è solo Jericho a deludere; anche il Grande fratello, che in USA va in onda proprio sulla CBS, sta avendo ascolti pessimi tanto da metterne in dubbio la continuazione. Ma se il Grande Fratello è una trasmissione realizzata con costi risibili, ben più cara invece è Jericho, che anche se fatta un po' in economia è pur sempre una fiction, con parecchie riprese in esterni, e un cast sfoltito rispetto all'anno scorso ma sempre abbastanza numeroso.
I primi tre episodi della secondo stagione erano arrivati in rete diverse settimane prima di andare in onda, e ci chiedevamo come questo fatto potesse incidere sugli ascolti della serie. Bene, martedì è andato in onda in onda l'episodio numero quattro, ovvero il primo dopo i tre "fuggiti" in rete, e i risultati sono rimasti identici alle settimane precedenti.
3,9 il rating, 7% lo share, per un totale di meno di sei milioni di persone. Peggio del terzo episodio che aveva sfiorato i sette milioni.
Certo la giornata è quello che è: il martedì è uno dei giorni in cui sulla Fox va in onda American Idol, la trasmissione che sta "devastando" il panorama televisivo americano.
American Idol è una competizione canora. La produzione va in giro per gli Stati Uniti organizzando competizioni canore tra i giovani aspiranti del posto, che poi vengono votati dal pubblico a casa. Alla fine naturalmente viene eletto un vincitore nazionale.
Questa trasmissione si porta a casa ogni martedì e mercoledì record di ascolti da Festival di Sanremo (dei tempi migliori): decine e decine di milioni di spettatori.
E' questo a nostro avviso il motivo che ha fatto dichiarare ai dirigenti della CBS, alla fine dello sciopero degli sceneggiatori, che avrebbero investito meno nelle serie e più in altri generi di programmi. In Italia solo da qualche anno stiamo faticosamente uscendo da una televisione basata in gran parte sui varietà. Negli Stati Uniti, dove storicamente i veri ascolti li hanno fatti sempre le serie - o le fiction, come si dice da noi - potrebbero essere sul punto di invertire questa tendenza. Speriamo davvero di no.
In compenso, proprio martedì American Idol ha "trascinato" sul programma che seguiva un ottimo share di 8 punti: si trattava del pilota di New Amsterdam, la serie fantastica che ricorda Highlander (ma meno di quanto sembri a prima vista: vedete la nostra recensione) che era stata sul punto di essere annullata, per poi essere ripescata in extremis in seguito alla carenza di sceneggiature causata dallo sciopero.
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