Nel mondo del futuro, pasticciere e salumiere non ci saranno più, sostituiti dall'interazione tra lavoro coatto in remoto e grande distribuzione. Chi vorrà fare il pasticciere lo potrà fare, ma soltanto per hobby. In effetti, qualsiasi lavoro verrà fatto soltanto per hobby, ovvero per il puro piacere di farlo.
Se è vero che raramente un individuo ha più di un mestiere, è anche vero che chi ha tempo libero spesso ha più di un hobby. Attaccato ad ogni proprio hobby c'è di solito un bel pezzo di identità. La nostra identità. Sarà forse anche vero che siamo ciò che mangiamo, ma è infinitamente più vero che siamo ciò che facciamo. Cambiando spesso ciò che faremo, avremo più di un'identità ciascuno.
Avere parecchie identità abbassa il livello della propria stupidità, dato che la funzione della stupidità è intimamente correlata alla necessità di tenere uno incollato alla sua identità (e così ad evitare che anziché esercitare la propria funzione gli venga in mente di fare qualcos'altro). Nella libera società ricca del futuro, la stupidità umana potrebbe perdere parte delle sue preziose funzioni, sino ad oggi indispensabili, e potrebbe quindi ridursi sensibilmente. In realtà, verrebbe solo trasferita altrove (nel Terzo Mondo), dove sarà necessaria sempre maggiore stupidità per impedire agli schiavi di ribellarsi. In effetti, a ben guardare è un fenomeno in parte già ben visibile oggi, e si chiama brain drain, in Italia noto come la fuga dei cervelli (che non è il titolo di un film). Il Terzo Mondo perde continuamente tutti i propri cervelli migliori, i quali - proprio perché non sono stupidi - emigrano sistematicamente nei paesi ricchi, soprattutto negli Stati Uniti. Tra l'altro, anche l'Italia patisce di questo fenomeno, nel senso oggi che chi ha un po' di sale in zucca se ne va a studiare altrove, e la ricerca scientifica italiana è notoriamente il fanalino di coda dei paesi più evoluti. Siamo quindi forse l'unica nazione del mondo a calzare altrettanto abilmente i panni di paese ricco e di paese del Terzo Mondo, ma questa è una divagazione poco significativa in questo contesto.
La società ricca del futuro esporterà quindi stupidità importando intelligenza. Un ottimo affare, non c'è che dire. Ci vorrà del tempo per svuotarci di tutta la stupidità stratificatasi in migliaia e migliaia di anni - un po' come svuotare l'oceano con un cucchiaino - ma talvolta mi piace essere stupidamente ottimista e pensare che si possa fare. Anziché un grosso pericolo per il funzionamento di un ingranaggio, l'intelligenza potrà diventare l'indispensabile ingrediente per impedire ad una persona di annoiarsi e suicidarsi. In effetti, si giungerà magari a questo obiettivo attraverso il suicidio di tutti quelli che si annoiano. Anche qui potremo distinguere tra suicidio reale e virtuale. I suicidi reali si ammazzeranno e basta. Non c'è molto da spiegare. I suicidi virtuali saranno invece coloro che si perderanno per sempre nei meandri allucinatori dei videogiochi pansensoriali del futuro. La classe dei suicidi virtuali impiegherà forse più tempo a sparire, dato che la morte fisica dei soggetti suicidi segue in genere di parecchi decenni la loro morte mentale. Più che altro si estingueranno nel tempo per mancata riproduzione sessuale. Questa previsione, che può apparire inverosimile, è in realtà già embrionalmente in atto e sotto gli occhi di tutti: nei paesi ricchi aumentano continuamente i suicidi reali e ciò avviene in misura proporzionale alla crescita della ricchezza della nazione (è noto che la floridissima Svezia abbia detenuto per decenni un primato in questo ambito); sull'altro fronte, i ragazzini che abbiano iniziato a bruciare la loro vita mentale nelle playstation e nei videogiochi portatili sono già una marea inarrestabile. Figuriamoci quando i videogiochi saranno pansensoriali ed i giocatori potranno davvero perdercisi dentro, dimenticando completamente che esiste un fuori!
Abbassati considerevolmente i livelli comuni di stupidità (l'eliminazione totale della stupidità umana rimane una fantasia contronatura), collezionare identità potrebbe diventare la Madre di tutti i Passatempi per gli intelligenti residui. Vivere la propria vita assomiglierebbe così davvero di più al gesto di dipingere un quadro che a quello di fare una somma aritmetica. Scegliere di vivere alcuni anni da barbone, poi qualche anno da artista, quindi aprire un piccolo negozio di bigiotteria vendendo collane ed orecchini di ambra sintetica contenente autentici insetti velenosi (molto in voga tra qualche anno), quindi d'un tratto cambiare vita e diventare un banchiere (ognuno potrà aprirsi la propria banca personale su Internet), poi liquidare tutto ed inaugurare una bisca clandestina (sempre su Internet), fare l'attore o l'attrice di telenovela porno (mestiere prestigioso incoraggiato dalle madri del futuro), vendere gelati, riesumare il mestiere di calzolaio, aprire un istituto benefico per la prevenzione della schizofrenia da videogame, infine al culmine della saggezza tornare a fare i barboni. Insomma, si tratterebbe sempre di una vita alquanto stupida, ma se non altro un po' più varia rispetto al gran piattume dei tempi andati dove si faceva una sola cosa per tutta la propria esistenza.
Tutto ciò nel contesto di una società sempre più ricca e sempre più decadente. Una gran baldoria di una moltitudine di individui con pochi altri impegni oltre a quello di andare alla ricerca di loro stessi... e trovarne parecchi. Un sorta di nuovo rinascimento - tutto mentale - frutto dell'interazione di milioni di individui non più vincolati alla tradizionale stupidità umana e liberi crescere e maturare tutti insieme o in volontaria solitudine. Forse addirittura uno splendido canto del cigno per quella in seguito verrà eventualmente ricordata come un'inconsueta bolla di pensiero ed intelligenza nel lungo percorso altrimenti piuttosto sciocco dell'epopea umana. Già, perché al rinascimento mentale si contrapporrà comunque una montante e probabilmente inarrestabile decadenza, che alla lunga prevarrà azzerando i profitti. Sulla libertà di amare prevarrà la libertà di smettere di amare ed i tassi di natalità scenderanno ad oltranza, sino alla fine della festa. Anche le faccende del sesso verranno delegate al Terzo Mondo e l'unico modo per partecipare sarà quello già in crescita del turismo sessuale, che nei paesi più disinibiti già sta sempre più contagiando pure le donne.
Naturalmente, tutto quanto ho appena azzardato non si avvererà mai. E' infatti ormai noto e dimostrato che la realtà finisce poi sempre per superare la fantasia. Quindi aspettiamoci un futuro molto più sorprendente di quello che io o chiunque altro possa divertirsi a tratteggiare. Anche e soprattutto per quello che riguarda le trasformazioni che si compiranno dentro le nostre teste, nei nostri cervelli o in ciò che li sostituirà.
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